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PICCOLA GRANDE ITALIA

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 22 gennaio 2003

I punti salienti della proposta Realacci-Bocchino Contributi per evitare lo spopolamento e iniziative di promozione della tipicità locale. Sostegno ai servizi essenziali e alla riqualificazione del paesaggio urbano. In sintesi, le iniziative a favore del Belpaese sotto i 5.000 abitanti: [http://www.lanuovaecologia.it/img/spacer.gif] L'unione dà la forza Per tutti i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti è prevista la possibilità, su iniziativa delle Regioni, di unirsi in consorzi per realizzare servizi comunali in forma associata, anche ricorrendo a soggetti privati. Tasse e utenze potranno essere pagate anche attraverso la rete telematica dei Monopoli di stato per la raccolta dei giochi. Stazioni ferroviarie e casette cantoniere dell'Anas dismesse potranno essere utilizzate per attività di volontariato, presidio del territorio e anche valorizzazione dei prodotti tipici, d'intesa con la società Sviluppo Italia. Centri multifunzionali Si trovano in aree periferiche, economicamente depresse, spesso montane, culturalmente marginalizzate, in via di spopolamento. A essi il provvedimento all'esame della Camera garantisce innanzi tutto l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici essenziali da parte delle istituzioni nazionali e locali. Istruzione, sanità, trasporti, protezione ambientale e civile, poste, sono ai primi posti dei servizi da garantire. Centri multifunzionali possono essere istituiti presso i comuni per concentrare una pluralità di servizi, da quelli sanitari a quelli scolastici, dagli ambientali ai turistici. I servizi postali potranno essere assicurati anche da uffici mobili e i pagamenti di vaglia e conti correnti saranno eseguibili anche nei negozi. I comuni dei prodotti tipici D'intesa con il ministero delle Politiche agricole le associazioni locali potranno studiare forme di valorizzazione dei prodotti agroalimentari tipici, anche con lo strumento della cartellonistica stradale. Residenti resistenti Incentivi finanziari e premi di insediamento potranno essere disposti dalle Regioni per chi intende stabilire la propria residenza o attività commerciale nei piccoli comuni per almeno 10 anni. Anche artigiani e commercianti sono incentivati, abolendo la necessità delle autorizzazioni per l'attività commerciale in alcune aree e per alcuni giorni della settimana. Lezioni a distanza Istituti che dovrebbero essere chiusi o accorpati ad altri possono restare in attività in base a convenzioni fra le Regioni e gli uffici scolastici regionali del ministero dell'Istruzione. La sopravvivenza delle scuole nei piccoli Comuni può essere sostenuta anche attraverso la tecnologia, e in particolare con l'utilizzo di lezioni in videoconferenza, che gli alunni possono seguire interagendo direttamente con gli insegnanti. Meno abitanti meno tasse Per concedere incentivi fiscali ai piccoli comuni è istituito un fondo al ministero dell'Economia di 20 milioni di euro all'anno, destinati a incentivare il recupero edilizio o per l'avvio di attività commerciali. Distributori ben distribuiti Tra i servizi minimi che devono essere garantiti ai piccoli comuni disagiati c'é anche quello di poter alimentare la propria auto senza dover percorrere chilometri per trovare un distributore. A integrazione del Piano nazionale per l'ammodernamento del sistema distributivo dei carburanti, le Regioni, d'intesa con le associazioni degli esercenti degli impianti di distribuzione, possono determinare le condizioni per assicurare ai piccoli comuni il servizio di erogazione "quale servizio fondamentale". Piccoli ma a banda larga Le regioni possono promuovere interventi per la realizzazione di opere finalizzate alla cablatura degli edifici dei piccoli comuni e per la diffusione della 'banda larga'. I bei paesi Sono possibili incentivi regionali per l'adozione, da parte dei piccoli comuni, di misure di tutela dell'arredo urbano, l'ambiente e il paesaggio, favorendo l'utilizzo di materiali di costruzioni locali, l'installazione di antenne collettive per la ricezione della Tv via satellite, la limitazione dell'impatto ambientale dei tracciati degli elettrodotti e degli impianti per la telefonia mobile e radiodiffusione. Abitanti dalla nascita I comuni possono chiedere che le nascite siano acquisite agli atti dello stato civile come avvenute nel comune di residenza dei genitori anche quando il parto si sia verificato in diverso comune purché sempre all'interno della stessa provincia e ciò per non incrementare lo 'spopolamento' virtuale determinato dalle registrazioni delle nascite solo presso comuni dotati di ospedale.