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Traghetti troppo cari, la crisi comincia da lì

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 04 agosto 2004

In questo periodo i turisti si sobbarcano costi di un’oretta di navigazione fin sopra le stelle per trascorrere un breve week-end o una settimana all’Elba (in genere, sabato/sabato o domenica/domenica). Sfogliando il tariffario a pag. 36 dell’opuscolo Moby in distribuzione gratuita, i conti sono facili da fare per il cosiddetto “normal price”: 9,50 euro per passeggero (19 per la coppia), 49 euro per auto di media cilindrata (59 per auto da m.4,01 a m. 5), 0,90 di tasse portuali e diritti Moby per passeggero (1,80 per la coppia), 1,50 di tasse portuali e diritti Moby per l’auto. Tirando le somme, un’ora di navigazione costa in due, fra andata e ritorno, 142,60 o 152,60 euro (intorno alle 300mila delle vecchie lire) sempre se non si prenota tramite agenzia a caro prezzo, e molto ma molto di più se si è costretti a traghettare su una corsa straordinaria. Sulla semipubblica concorrente Toscana regionale marittima, Toremar, si spendono, andata e ritorno per la coppia, 105,64 o 110,84 euro (vedi pag. 12 opuscolo Toremar giugno) così suddivisi: 7,10 euro per passeggero più 0,65 di tassa portuale; 36 o 41,20 per l’auto più 1,32 di tassa portuale. Per i turisti in arrivo da lontane città, le spese di viaggio tutto compreso (navigazione, benzina, autostrada, bibite e panini ecc.), le 150 euro sono destinate a raddoppiare. Con 300 euro oggi è possibile girare il mondo in aereo da un capo all’altro, e magari avanza qualche soldo per fare un bagno e una cenetta nei Caraibi. Che la vacanza all’Elba non sia più competitiva, lo hanno scoperto sulla propria pelle gli isolani: gli arrivi sono calati di almeno il 30% con effetti disastrosi su un’economia che vive quasi esclusivamente sul turismo estivo, secondo l’allarme lanciato dall’elbano Leopoldo Provenzali, vicepresidente del Consiglio regionale.


moby imbarco

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