Due anni di lavoro intenso e di interventi concreti. Sono gli ultimi due anni del Parco dell’Arcipelago in cui sono state intraprese iniziative, progetti e manifestazioni per la promozione e la salvaguardia del più grande parco marino d’Europa. Risultati e traguardi che hanno segnato un bilancio positivo in un arco di tempo che ha visto il parco protagonista nelle questioni locali e nelle scelte del territorio attraverso importanti progetti di salvaguardia. Uno di questi è l’inizio nel 2003 dell’iter istitutivo dell’Area Marina Protetta delle Isole di Toscana. Un’iniziativa sostenuta dal Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli che ha come principale obiettivo la conservazione sostenibile del territorio dell’Arcipelago. Un processo che ha dato il via ad un cammino e ad una fase consultiva e promozionale intrapresa con gli enti locali per valutare l'eventuale interesse di un’iniziativa finalizzata all’istituzione di aree protette nell’Arcipelago Toscano. Una fase interlocutoria e preparatoria all'assunzione della procedura formale realizzata con un processo “dal basso” con il quale il Ministero ha voluto coinvolgere le istituzioni locali. All’interno dell’Area marina protetta come previsto dalla legge sulla difesa del mare (n. 979 del 31 dicembre 1982) e dalla legge quadro sulle aree protette (n. 394 del 6 dicembre 1991), sono individuate tre zone. La zona A, o di riserva integrale, all’interno della quale sono vietate tutte le attività che possono portare il minimo disturbo all’ambiente. La zona B, o di riserva generale, all’interno della quale sono consentite la balneazione, la pesca artigianale per residenti e la navigazione ad una certa distanza dalla riva. La zona C o di riserva parziale, dove sono consentite la navigazione, la pesca sportiva e professionale realizzata con tecniche selettive. Attività subacquea: Per accrescere la conoscenza dell’ambiente marino dei turisti e di chi si immerge per professione, sono previsti corsi di aggiornamento per guide subacquee ambientali. Tutto per favorire le immersioni subacquee e il sea-watching e dare un valore aggiunto al mare dell’Arcipelago attraverso iniziative di promozione e di sviluppo delle attività locali legate alla tutela dell’ambiente. Turismo scolastico e sociale: soggiorni, corsi subacquei ed escursioni in barca a vela come strumenti per favorire l’accesso e la fruizione per i portatori di handicap e per le scuole alle risorse naturalistiche e alle strutture presenti nell’Area Marina Protetta. Nautica da diporto: il settore beneficerà dell’Area Marina Protetta grazie all’individuazione di campi per l’ormeggio e di tutta una serie di servizi essenziali per la tutela dell’ambiente. Tra questi il recupero di batterie esauste e degli oli lubrificanti usati, sistemi di raccolta delle acque nere prodotte dalle unità da diporto, installazione di contenitori portarifiuti. Servizi che serviranno ad impedire il fenomeno dell’”aratura” dei fondali ricchi di posidonia causato dalle ancore delle imbarcazioni da diporto. pesca: allo scopo di promuovere metodi e mezzi di pesca rispettosi dell’ambiente marino è consentita e valorizzata la pesca artigianale dei pescatori residenti che sia in grado di tutelare il patrimonio ittico dell’Arcipelago. Un’attività responsabile per garantire nel tempo la ricchezza e la conservazione del patrimonio ittico dell’Arcipelago. Tradizioni: è attraverso la valorizzazione delle tradizioni locali a partire dall’artigianato fino all’enogastronomia, che potrà nascere un sistema capace di creare un interesse per tutte le peculiarità del territorio. Un’attività di recupero e conoscenza degli elementi più caratteristici delle realtà locali che stimoli la curiosità e l’interesse dei turisti. Sono tutte le opportunità che offre l’Area Marina protetta che non deve essere considerata come un sinonimo di divieti e vincoli ma al contrario come la valorizzazione ambientale e culturale del territorio dell’Arcipelago. Un’occasione che può offrire, partendo dalla conservazione della natura e dalla unicità dei luoghi, concrete opportunità di benessere ed occupazione lungo l'intero corso dell'anno. Una concreta possibilità per costruire un turismo eco-sostenibile che non toglie niente al delicato equilibrio ambientale ma al contrario lo valorizza e lo fa conoscere nella sua complessità.
Pino Nave Mare