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BWP visti da Mauro Meoni

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 25 luglio 2004

Il fatto che i bwp siano dei geni è indiscusso, e come tutti i geni trovano ostacoli nel loro cammino, ma da veri grandi sanno evitare gli ostacoli , vedasi il cambio tattico della sigal del nome diventato da but woman pig (intraducibile per i cattolici) a braccia wotate all’agricoltura, un colpo di genio degno degli skiantos ai quali stanno sempre di piu’somigliando, specie del periodo inziale. Gli Skiantos suonavano aprendo una scena delirante in una Bologna che sembra molto l’Elba dei giorni nostri, piena di banalita’, illegalita’, cazzate continue e fatti che ti fanno venir voglia di andar via, verso un posto vicino al cuore. Questo lo fanno i bwp, scappano verso il rifugio di una demenza che piu’ di tutte significa intelligenza, dove al giorno d’oggi i veri scemi sono tutti i potenti. E proprio il piu’potente e il piu’scemo di loro, accompagna il disco in modo ironico, e proprio lui è una delle principali vittime , che incita a una voglia di lavorare che detta da lui è la battuta piu’ironica del disco. Si parte forte, con il quasi punk di “freni inibitori” che promette di distruggere il tinello a ogni esibizione live, fatta rigorosamente da goni, se no che gusto c’è?? E proprio a noi amanti delle bevute esagerate è dedicato uno dei pezzi piu’belli del cd, a volte basta un bicchiere ( mi sembra) che ci accomuna con le disavventure di un povero alcolizzato elbano, probabilmente stix, al quale sembra che dall’alto Jhon Belushi abbai voluto trasmettere un po’della voglia di vivere autodistruttiva che lo ha portato in cielo. Ma il nostro Stix è fra noi, e lo dimostra con una basa di fiati che accompagna sempre i brani del cd, eseguiti in maniera degna dei Memphis Horns. Una prova magistrale, da vero musicista, pari a quella del maestro Sammy ,Marconcini, l’unico al quel sembra siano stati regalati bene i soldi per farlo studiare al conservatorio. Il batterista piu’brutto del mondo, Marcello Soria, e’come al solito uno svizzero, non nel senso dell’ordine e della pulizia, anzi, ma nel senso del tempismo. Anche se la mattina non si sveglia mai, il suo orologio suona quando batte le pelli dei tamburi, e si sente . Che dire della mente dietro tutto questo? Alex Beneforti è probabilmente l’unico genio esistente all’Elba, piu’di fuori di Napoleone e con lo stesso mal di fegato, e si scopre anche avere una voce che varia tra le piu’disparate tonalita’, ma il tutto è offuscato dalla sua vena lirica con pezzi per i quali sono sicuro anche le Trombe di Falloppio, altra band di pazzi, farebbero carte false per avere. Grandi le collaborazioni, con la voce satanica di Arnaldo Gaudenzi e la chitarra classica di Alessandro Bigio, e i tanti altri che hanno partecipato al disco piu’che per suonare, per manifestare un affetto sincero a questi quattro ragazzi che si sono fatti un culo di granito cosi’, per incidere i loro cd, credendoci fino in fondo e senza mai farsi comprare. Andate a vederli dal vico, e se la vostra ragazza vi ha lasciato, se vi hanno licenziato dal lavoro, se vi siete schiantati col motorino, e se aspettate un bimbo del quale non sapete chi è il padre, c’è una sola cura all’elba, e si chiama BWP!!!


bwp cicino ghiaie c

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