Mare d’inverno, scirocco ostinato, motovedette attraccate alla banchina. Dove andranno i marinai con le loro giubbe scure, adesso che le spiagge sono deserte e dalle navi scendono soltanto pochi residenti migratori. Lo abbiamo chiesto al Comandante Vincenzo Di Marco, che ci ha illustrato il lavoro silenzioso dei guardiani del mare durante la stagione degli ombrelloni chiusi. “D’inverno lavoriamo come d’estate. Svolgiamo quelle funzioni di controllo demaniale che ci permettono di arrivare nel pieno della stagione con il maggior grado di efficienza ed operatività. In questo momento – spiega il Comandante – ci troviamo ad affrontare emergenze che se non risolte in maniera tempestiva ed adeguata potrebbero compromettere la stagione estiva. Parlo innanzitutto della precarietà di alcuni costoni rocciosi che fiancheggiano le spiagge e di recenti frane che ci hanno costretto a chiudere alcuni tratti di costa, come la spiaggia delle Viste a Portoferraio. Il problema – continua Di Marco – sta soprattutto nell’individuazione delle competenze tra Capitaneria Comuni e Provincia, soltanto dopo aver stabilito le rispettive mansioni si potrà procedere alla messa in sicurezza, ed evitare di arrivare in estate sottraendo spazi alla balneazione. La funzione di controllo demaniale si svolge soprattutto d’inverno, ed è un lavoro certosino di revisione di pratiche, concessioni etc., proprio perché – prosegue Di Marco - non vogliamo giungere nel pieno della stagione a dover sequestrare stabilimenti con provvedimenti troppo spettacolari. C’è poi il controllo sulla pesca, sia in mare che a terra, sia sulle imbarcazioni che nelle pescherie, per verificare che il pesce venduto corrisponda ai parametri stabiliti dalla legge.” Poi il discorso si sposta sui porti, sulla loro trasformazione, sui criteri che indirizzano le nuove disposizioni. “Abbiamo operato significativi ricuperi nel campo dell’edilizia demaniale, in primo luogo stiamo ristrutturando l’antica palazzina della Capitaneria a fianco dell’attuale edificio qui in Calata Buccari. A Rio Marina e al Cavo sono terminati i restauri della Delegazione di spiaggia, ovvero degli uffici locali della Guardia Costiera. Un ricupero importante dal punto di vista funzionale ma anche dell’abbellimento urbanistico. Per quanto riguarda la riorganizzazione delle norme portuali per gli utenti stiamo abrogando definitivamente l’ordinanza datata 1982 con la quale a Porto Azzurro si interdiva l’attracco sul dente del molo. A Portoferraio stiamo provvedendo a fornire il Molo 1 degli arredi necessari per ricevere i pescherecci che sono stati spostati dal Molo Gallo, e abbiamo realizzato la corsia d’emergenza che corre lungo i banchinamenti e i moli ma che – spiega il Comandante – talvolta viene utilizzata come un parcheggio assolutamente improprio.” In conclusione un commento sulla vexata quaestio dei depositi dell’Elbana Petroli troppo vicini alla zona urbanizzata: “E’ una questione di interesse pubblico, non è solo una faccenda domestica di un privato imprenditore, occorre una maggiore sensibilizzazione per poter arrivare ad una soluzione concordata.” Lo scirocco insiste con le nuvole basse, i pescherecci non sono usciti, i marinai stanno lavorando per la sicurezza del mare d’estate.
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di marco piccola capitaneria
capitaneria cp 805