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Matteoli, ovvero: prove tecniche di autoritarismo applicato

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 25 luglio 2004

Certo il Fascismo è stato un fenomeno complesso, e spiegarlo a chi non c’era (quasi tutti, ormai) è difficile, e per questo ci sono gli storici (almeno finché la Moratti lo permetterà). Per quelli che sono stati gli aspetti più caratteristici, invece, non c’è bisogno né di storia né di memoria: abbiamo dei mirabili esempi vivi e vegeti, che sbucano fuori dalla coperta che gli eredi incolpevoli, perché non c’erano, di quel mondo hanno intelligentemente cercato di gettare su un passato che loro stessi vogliono dimenticare. Purtroppo a noi di questi esempi viventi ce n’è toccato più d’uno, e ci tocca tenerceli. Guardiamo, ad esempio, la vicenda della presidenza del Parco: il Ministro sta cercando di dimostrarci che lui comanda e fa come vuole; e non c’è TAR o Corte Costituzionale che tenga. Ha detto che al Parco ci mette il Barbetti, e tu vedrai che non ce lo leva nessuno. La Regione non vuole? S’arrangia: quando rivincono le elezioni faranno come gli pare; ora il potere ci s’ha noi e si fa come si vuole noi. E il Barbetti in questione? Fa uguale. Ora c’è lui (ce l’ha messo il camerata di Roma), e comanda lui: non c’è barba d’omo. Ma ‘un lo sa fare, non ha combinato niente, gli sono arrivati soldi a sfare e il Parco non se n’è nemmeno accorto. Non importa. Lui c’ha fior di consulenti che gli dicono che fa bene, e ‘un sente nessun altro. Ma i consulenti se l’è nominati da sé, e per parecchi non si capisce nemmeno con che titoli. Se me frega: quando qualcuno riuscirà a sbarbarlo di lì li cambierà; ma per ora ci stanno e i titoli glieli trova lui. E i consulenti? A parte qualche bravo cristiano illuso, anche loro ci credono davvero d’essere consulenti, perché gliel’ha detto il camerata Commissario: e allora via con gli elicotteri a far finta di esistere e contare anche loro. Per carità di patria taciamo sulla triste vicenda del camerata ex presidente monegasco della Comunità Montana, se no addio. Il Fascismo, quello vero, era fatto di populismo, voglia di riscatto da umiliazioni secolari, megalomania e al tempo stesso sudditanza verso il potere; e soprattutto di presunzione politica, economica, culturale che l’hanno condotto a una guerra inutile e disastrosa costata milioni di morti. Ci son voluti anni di clandestinità e mesi di guerra civile per liberarsene, e i nostri padri ci sono riusciti. A noi figli, quanto ci vorrà per levarsi di torno queste caricature vanamente prepotenti che vogliono in tutti i modi rammentarci un passato che i loro capi stanno tentando di farci dimenticare?


Primula Rossa Fiori Piante

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