Il 19 Marzo 2004 LEGAMBIENTE partecipò con il Comitato di gestione dell’A.T.C. 10, il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, le associazioni venatorie, il Comitato per la tutela del Patrimonio agricolo e forestale dell’Isola d’Elba e gli agricoltori ad un incontro convocato dalla Provincia di Livorno al fine di definire un piano di interventi per la salvaguardia delle colture agricole e dell’ambiente dai danni causati dai cinghiali. Dopo anni di polemiche tra ambientalisti e agricoltori da una parte e cacciatori dall’altra, in quell’occasione, si registrò un clima costruttivo grazie al quale vennero definiti precisi accordi. In particolare, l’A.T.C. si impegnava ad intervenire tempestivamente (si trattava di una “squadra di pronto intervento” capace di essere operativa in 48 ore) e puntualmente, mediante il consorzio “D” caccia al cinghiale, ovunque fosse segnalata la presenza di cinghiali invasivi e dannosi. Dispiace rilevare che gli accordi non sono stati rispettati: infatti, se è vero che le segnalazioni di danni sono notevolmente diminuite, è vero anche che la disponibilità dei cacciatori si è limitata ad un solo intervento con il risultato di un unico cinghiale abbattuto. Per quanto sopra, LEGAMBIENTE, con riferimento alle istanze già avanzate nella suddetta riunione, chiede, ai nuovi amministratori della Provincia di Livorno, di: 1. rinnovare alla Polizia Provinciale - unico soggetto che può realizzare, nella massima sicurezza, interventi efficaci e puntuali (lo dimostrano gli eccellenti risultati ottenuti negli anni passati) - l’autorizzazione ad effettuare abbattimenti di cinghiali. Sarebbe auspicabile, inoltre, che l’azione di tali Agenti potesse espletarsi altresì nell’ambito dell’Area Protetta - così da rispondere alle pressanti richieste di collaborazione che, ormai da molti mesi, vengono inoltrate dall’Ente Parco - nell’ottica di un’indispensabile gestione coordinata e sinergica dell’emergenza cinghiali; 2. di sollecitare al Presidente del Comitato di gestione dell’A.T.C. 10: · una maggiore collegialità (il Comitato non si riunisce quasi mai); · un maggior coinvolgimento dei rappresentanti nel Comitato di ambientalisti e agricoltori; · trasparenza nella definizione degli obiettivi e gestione dei progetti che il Comitato medesimo è tenuto a realizzare, anche in considerazione delle cospicue risorse finanziarie che deve gestire (oltre 200.000,00 Euro accumulati nelle disastrose gestioni degli anni precedenti); 3. di dare piena attuazione al Piano Integrato Provinciale per il controllo del cinghiale sull’Isola d’Elba approvato con D.P.G. n. 156 del 10.07.2003, con particolare riferimento alla differente gestione del territorio vocato e non vocato al cinghiale. Al Commissario Barbetti, che legge per conoscenza si chiede di programmare una massiccia campagna di trappolameto e di non autorizzare ulteriori abbattimenti mediante la tecnica della braccata, dannosa per la piccola fauna e vietata dal Ministero dell’Ambiente. Al Presidente dell’A.T.C. 10 si chiede - ai fini di creare le condizioni per un rinnovato impegno di LEGAMBIENTE nell’ambito del Comitato dopo che il sottoscritto ha sospeso ogni attività nell'ATC in seguita alla non presentazione dei bilanci degli ultimi 3 anni - di fornire i progetti fino ad oggi approvati, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del Comitato, completi della relativa rendicontazione ai sensi dell’Art. 13 della Legge Regionale 3/94 che non è stata ormai presentata da diversi anni. A tal riguardo si ricorda che la gestione di finanziamenti pubblici deve rispondere a requisiti di economicità, efficacia e pubblicità.. In ultima analisi: l’emergenza cinghiali appare attenuata; tuttavia il mancato controllo sull’attuale popolazione, andrebbe a costituire una pregiudiziale tale da permettere una presumibile nuova e devastante esplosione demografica. I metodi adeguati ad evitare ulteriori disastri ambientali e abbandoni delle attività agricole tradizionali, complementari ad una gestione venatoria oculata, esistono: trappolamenti e abbattimenti effettuati dalla Polizia Provinciale mediante la tecnica dell’aspetto mediante sono risultati ampiamente efficienti. È necessario che gli Enti preposti alla gestione della Fauna Selvatica, Parco Nazionale Arcipelago Toscano e Provincia di Livorno, collaborino utilizzando entrambi i metodi su tutto il territorio isolano garantendo, tra l’altro, l’ottimizzazione delle risorse economiche investite.
cinghiali piccoli