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Lettere: di Lorenzo Marchetti, Giovanni Muti e Bruno Paternò

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 24 luglio 2004

Lorenzo Marchetti risponde ad Elba2000 Elba 2000 mi chiede che cos’è l’Elbanità. Ritenevo di aver esplicitato questo concetto in modo chiaro e netto, ma evidentemente non è stato così. Elbanità, innanzi tutto, esprime un valore perché chi vive per ragioni anagrafiche o affettive, ripeto: chi vive, su un’isola è portatore di valori e competenze specifiche. Questi sono ancora più forti se quel lembo di terra, come nel nostro caso, è così ricco di storia, di beni risorse umane e naturali. Elbanità, quindi, significa mettere a reddito quello che qui c’è ed altri non hanno, ma vuole dire anche difendere e tutelare le autonomie e i poteri locali. Un obiettivo che si raggiunge solo con amministratori locali che “fanno squadra”, cioè solidali e coesi, con le idee chiare sull’avvenire dell’Isola, in grado di confrontarsi con i diversi livelli istituzionali senza eccessi di protagonismo, ma anche “senza il cappello in mano”. Una prassi, quest’ultima, dovuta ad impreparazione amministrativa, incapacità dialettica e mancanza di autorevolezza. Il concetto di elbanità oggi è ancora più forte perché il 13 giugno è stata sconfitta l’antipolitica sintetizzata nello slogan “l’Elba agli elbani”. Un motto che è all’origine di tutti i mali di questi ultimi tempi perché transitare da esso a “questa è casa mia e qui comando io” il passo è stato breve. Cerco di spiegarmi meglio: se “casa mia” è la sede del governo locale, e se “qui comando io”, allora ritengo che ogni bene pubblico mi appartenga e posso disporne come meglio credo, anche in spregio al buon senso e alle leggi vigenti. Questo, purtroppo, ha prodotto la crisi morale ed economica che oggi è sotto gli occhi di tutti noi, ed ha seriamente compromesso un territorio che è patrimonio di tutta l’umanità. Ecco perché da dirigente “storico” dei Democratici di sinistra, come mi ha definito Elba 2000, sostengo, e non da ora, che noi isolani dobbiamo riappropriarci dello stendardo dell’elbanità che fino agli anni novanta sventolava con orgoglio su molti dei nostri municipi. Grazie per l’ennesima ospitalità, Lorenzo Marchetti. P.S. Ho tralasciato volutamente i giudizi che Elba 2000 ha dato sugli amministratori provinciali e regionali, nonché sui nostri rappresentanti al parlamento nazionale, perché questa è un'altra storia. Lorenzo Marchetti Giovanni Muti di Elba2000 risponde ad Elbareport Non so se "Elba 2000" avrà voglia di intervenire. Io lo faccio brevemente, per chiedere con umiltà di non ironizzare più su di me e su quello che faccio, perché questo mi danneggia. Essendo, ritengo, più che sufficiente il male che riesco a farmi da solo. Parlo alla radio ormai da vent'anni e tremo solo se penso alle stupidaggini che, con la mia presunzione, infliggerò a chi ascolta. Devo anche confessare che ho fatto 5 anni di televisione e ho condotto centinaia di interviste in diretta. Ho avuto quindi la spudoratezza di imporre alla gente, addirittura, la mia immagine. Molti telespettatori se ne lamentarono telefonando in sede (chi è quel testa di cazzo?). Non ho scuse. Purtroppo, data l'età, non credo che potrò correggermi. Chiedo solo un po' di comprensione. Comprensione che, fino ad oggi, non mi è stata concessa. Qualche tempo fa nel corso di una polemica Sergio Rossi mi lanciava un'accusa infamante. Non di essere un evasore fiscale, perché in Italia non sarebbe tutto sommato un'offesa, ma di avere avuto il coraggio di aggirarmi nel centro storico di Portoferraio, in piena calata, davanti a donne e bambini, con una sciarpa di seta al collo. E io che avevo creduto di averla fatta franca! A Sergio non sfugge nulla. Questo sì che è giornalismo! Fortunatamente che mia madre, riese purosangue, non lo ha mai saputo. Ne sarebbe morta di vergogna. Aggiungo solo una cosa che mi sembra utile per capire. Non ho mai avuto tessere in tasca, ma ho sempre militato a sinistra, che continua ad essere ancora la mia area di riferimento. Adesso, però, ho un problema con la sinistra locale. Mi sbaglierò, ma la trovo (fatte le dovute eccezioni) arrogante e settaria, culturalmente provinciale e inadeguata, superficiale e confusa, astratta e velleitaria e sciatta e sgualcita, congiuntivitica e cinofila, opportunistica, cinica, vendicativa, sostanzialmente berlusconiana (e anche un po’ volgare). Adesso, aspetto una adeguata condanna. Diiing Dooong ... un pò di attenzione prego. Elba 2000 e le masse oceaniche? ...Siamo sicuri che un’idea politica, una analisi è giusta solo se è condivisa da grandi masse, o anche solo dalla maggioranza? Stiamo attenti. La storia ci dovrebbe aver insegnato a metterci dietro le spalle questi argomenti. Stabilire, poi, la giustezza delle proprie idee solo se sono condivise da persone che stimiamo è altrettanto preoccupante almeno per due ragioni: perché vuol dire che abbiamo bisogno di una testa guida di riferimento e poi, e questo è più grave, vuol dire che vi sarebbero persone, invece, che non stimiamo e che abbiamo pregiudizialmente condannato a non avere mai idee giuste. Mah!.. Con simpatia, Giovanni Muti Bruno Paternò controreplica ad Elbareport Caro Sergio sono dispiaciuto per il commento che fai alla mia scherzosa, ma scherzosa solo per il modo di porgere, nota circa il direttore dell’ APT di Cogne, virgulto ben cresciuto di un populismo becero ed ignorante. Dispiaciuto perché non hai colto una aspetto grave del problema turistico e del suo relativo calo. Gli è che la Provincia non ha provveduto, nei modi e nei tempi, a dare vita al concorso previsto per legge per la direzione dell’APT. Questo appare veramente incomprensibile. Che l’attuale Commissario Straordinario dell’APT, dr. Gentini, sarebbe andato in pensione a fine ottobre 2003, lo sapevano esattamente da 35 anni fa. Si è quindi lasciata l‘APT, in un momento veramente difficile, senza guida e senza capo. Come ben sai la promozione turistica si fa un anno per l’altro in linea generale se non con piani ancora più lunghi. Per fortuna, tanto per metterci una toppa, il Dr. Gentini è stato reintegrato in qualità di Commissario, dopo diversi, troppi, mesi di assenza. Ora, ripeto per fortuna, è ancora lì in veste di Commissario. La domanda, alla quale non hai risposto, e che ti ripropongo, è la seguente: Ti sembra giusto e corretto tutto ciò? Un’ultima cosa: i concetti espressi da Mauro Antonini e dal dr. Gentini ribaditi con il raddoppio dell’offesa gridano, a mio parere, vendetta (virtuale, logicamente) per il luogo ed il modo con i quali sono stati espressi (in un contesto pubblico, non al bar Sport o dal barbiere di fiducia). E non credo minimamente che il Muti abbia mentito. Il Muti conosce perfettamente quale è il costo, umano e pecuniario di una querela, che non c’è giustamente stata ma che ci sarebbe sicuramente stata se il Muti avesse mentito. Diciamo che si è trattato di un momento infelice, ma diciamocelo. L’inconsapevole desiderio di trovare un responsabile della prevista gravissima debacle è stato più forte di ogni altra analisi. Trovato il capro espiatorio, siamo tutti contenti e fiduciosi sull’operato di ogni avente responsabilità oggettiva. Ma le parole sono macigni, caro Sergio, e tu, che ben lo sai, le usi con accortezza e buon senso oltre che con estrema maestria e gradevolezza per chi le legge. (un milione di contatti non sono bruscolini!) Pensa, e concludo, che io sono in Tribunale ivi chiamato dal dr. Vincenzo Onorato, con richiesta di danni milionaria, per aver detto e scritto sul Tirreno che avrei desiderato, dalla sua compagnia di navigazione, dei prezzi più onesti? Il Tirreno, che ha stampato il mio lamento, è stato “graziato” io no. Perché? La mia non appare, agli occhi di tanti, una solfa ma una semplice brutta verità. Con sincera simpatia, Bruno Paternò Al volo una risposta di Elbareport La Provincia ha sbagliato a non prorogare subito l’incarico a Gentini? Può darsi ma intanto poi almeno una pezza ce l’ha messa, e qualcosa ha fatto e di positivo sul fronte della promozione, anche attraverso l’impegno di suoi altri settori (le Vie del Vino, Vinitaly, Slow Food etc.). Qualche altro Ente Sovraccomunale (guidato dal centrodestra, non per far polemica) che aveva provato a fare promozione, in quanto ad implementazione delle visite è riuscito solo ad infittire le visite dei Carabinieri e zone collegate presso i suoi uffici. La solfa dell’offesa turpe portata ai miserelli che affittano in nero per sfamare i loro frugoli? Se la seguitiamo diventa SOL-FA-RE . Gentini ha SMENTITO quelle affermazioni: o si accetta la smentita o si dà implicitamente a Gentini del mentitore. Le querele? Penso che i tribunali della Repubblica dovrebbero occuparsi di cose più serie che giudicare le opinioni. In una cosa concordiamo a pieno con te: sulla ricerca di un capro espiatorio, un esercizio idiota quanto inutile e generalizzato, dal momento che la crisi ha bocciato il “modello Elba” nella sua interezza, dicendoci che abbiamo avuto: mediocri amministratori, mediocri imprenditori, mediocri organizzazioni di categoria e sindacali, mediocre istruzione e formazione, pessime forze politiche. E’ questa media del mediocre tendente al peggio che ci ha fregato. Nessuno può sentirsi assolto dalla altrui mediocrità. Amen


Panorama B2

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portoferraio panorama chiesa s.stefano trane

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porto azzurro 10 panorama

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volterraio 5 castello panorama

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