Cogne e dintorni. E' quindi avvenuto che a Cogne, ridente paesino turistico della Val d'Aosta, sia avvenuto un delitto terribile, l'uccisione selvaggia del piccolo Samuele Lorenzi di anni 3. Ciò che è accaduto, per la momentanea follia di una Mamma o per la mano di altro folle, spinto da altre follie, ha sconvolto il sonno di molte persone, non obbligatoriamente di Cogne essendo il dolore transnazionale, come le idee del grande Marco. Ognuno di noi, chi più chi meno, ha sofferto per la tragedia ed il solo pensare ad una mano che si alzava sull'Angioletto, fa ancora rabbrividire. In questo frangente di dolore immenso, il direttore dell'APT di Cogne, di animo gentile e misurato, ha così apostrofato i giornalisti, dopo essere venuto a conoscenza della sentenza che condanna la Mamma di Samuele a 30 anni di carcere (e che se fosse stata la condanna anche di un solo giorno, sta lì a dire che la mamma ha ucciso il figlio): "Finalmente - ha sbuffato colui che non conosce pena ne pietà - finalmente non se ne poteva più. Era ora che questa donna venisse condannata, così noi potremo riprendere il nostro turismo che ha subito molti danni da questo avvenimento!" Vi rendete conto? Lui, il direttore dell'APT, si preoccupa del fatto che, essendovi nel paese un presunto assassino in libertà, come ve ne sono a centinaia in Italia e nel mondo, la ggggente non sarebbe più andata a Cogne a prendere in affitto la casetta e a comperare la mucca di legno da portare a casa come souvenir. Il fatto che la Mamma di Samuele possa essere innocente e vittima contestualmente, non lo sfiora neppure. A parte il grande dolore che questa folle dichiarazione porta in sé, spontanea mi sorge una idea: Ma perché non lo portiamo qui da noi a fare il direttore dell'APT, posto ormai quasi vacante ed ambito per la salubrità del clima ed anche per quella sussidiaria possibilità di entrare ed uscire dal proprio impiego come meglio ad ognuno aggrada? Veramente, a suo discapito, non ha ancora dichiarato, il direttore dell'APT di Cogne, che chi affitta la casa ai turisti è un doppio parassita ma poco alla volta ci potrebbe arrivare. Sic transit rebus mundi, wally da Tel Aviv Caro Bruno Ci permetterai di risponderti in maniera articolata perchè sulla griglia ci hai messo tanta carne. In una cosa questa redazione (composta da persone con convinzioni differenti) è in perfetta sintonia, sul garantismo. Riteniamo che anche un solo giorno di prigione sia un fatto grave e che le sentenze in uno stato di diritto (favorevoli o meno a chi amiamo) vadano accettate con serietà, diremmo con austerità senza espressioni di giubilo e senza gridare allo scandalo. Dire "finalmente!" (ai fini promozionali) all'indomani di una condanna a 30 anni rivela grettezza d'animo e insensibilità. Portare un siffatto elemento qui? Ma neanche per sogno! si resti sotto le dentate e scintillanti vette. Inizia da qui il nostro divergere Bruno che continua in ordine al tuo riproporre la questione del "parassitismo locatorio" una faccenda gonfiata sulla quale si è già sprecato troppo inchiostro o nel nostro caso si sono gonfiati troppi elettroni (che fanno rima baciata). Come dire se si ritiene che il Presidente degli Albergatori ed il Direttore dell'APT non siano all'altezza dei loro ruoli li si critichi e li si attacchi pure, ma non sulla base di una singola espressione o ragionamento (peraltro a posteriori sostanzialmente smentiti) riportati da testimoni sulla cui attendibilità e distacco non abbiamo il tuo stesso entusiasmo. Ciò premesso da cittadini che hanno sempre pagato le tasse (sia derivanti da lavoro dipendente che autonomo) fino all'ultima lira, lasciaci di nuovo ribadire che se sarebbe fuorviante dipingere gli elbani come un popolo d'evasori, sarebbe da sepolcri imbiancati dire che il fenomeno non esista e non sia massiccio. Ed è parimenti una puttanata definire questi comportamenti come frutto della miseria. Qualche anno fa (non molti, ma eravamo nell'era dei giornali molto ossequiosi o almeno intimiditi) una signora portoferraiese molto in vista (di cui taciamo il nome per non essere accusati di sparare sulla Croce Rossa) dotata di notevoli risorse economiche, fu pizzicata ad emettere regolari ricevute di affitto, peccato che non fossero registrate, e che per colmo di sventura (o sfacciataggine) l'affittuario fosse un rappresentante delle forze dell'ordine(!). Un recupero della legalità quotidiana anche in questo settore non stonerebbe, lo diciamo tra l'altro in un giorno in cui Berlusconi per far cassa si rimangia l'annunciato l'annullamento dell'aumento dei canoni di locazione delle aree demaniali (leggasi: un disastro in una stagione già magra per tanti piccoli imprenditori del turismo).
marciana marina panorama case
gabbiano 2 barca bagnaia