Dopo aver approvato, durante il primo mandato di Commissario, gli indirizzi conclusivi per la predisposizione del Piano del Parco, e ricevuti nel mese scorso i relativi aggiornamenti dall'Agriconsulting, oggi è stata finalmente approvata la bozza definitiva del Piano del Parco che sarà preliminarmente sottoposta alle osservazioni degli Enti locali e delle Associazioni di categoria ed ambientaliste per giungere alla stesura definitiva da presentare alla Regione Toscana. Il Piano è costituito da una rilevante mole di dati sulle risorse ambientali e sulle problematiche delle isole toscane, accompagnati da cartografie che esplicitano le emergenze ambientali sulle quali viene costruito il Piano vero e proprio che divide il territorio in quattro zone: - Zona A: di riserva integrale che comprende aree di elevato valore naturalistico delle isole minori e la parte alta del massiccio del Capanne all'isola d'Elba; - Zona B: di riserva generale orientata che include ambiti di particolare pregio ambientale e prevede attività di valorizzazione e conoscenza del territorio; - Zona C: di protezione dove sono favoriti ed incentivati lo sviluppo e il recupero delle attività agricole, la risistemazione e il restauro territoriale, l'ecoturismo e l'adeguamento delle strutture ricettive ed agricole; - Zona D: di promozione economica e sociale che comprendono i centri abitati all'interno del Parco e le aree minerarie dell'Elba e dove sono previste incentivazioni e facilitazioni per le attività compatibili con l'Area Protetta e per il recupero ed il miglioramento delle aree urbane. Tutto questo verrà attuato attraverso Piani di Gestione e Progetti e Programmi che sono già definiti nelle Norme Tecniche di Attuazione e nei Piani di Settore specifici allegati che sono pensati per la tutela e valorizzazione delle risorse favorendo lo sviluppo sostenibile, economico e sociale, attraverso il coinvolgimento delle comunità locali. Il Piano prevede: a) valorizzazione del Monte Capanne; b) valorizzazione del sistema Rio Marina - Cavo; c) Valorizzazione del Monte Calamita; d) Recupero e riqualificazione delle Isole di Pianosa, Giannutri, Giglio, Gorgona, Capraia; e) Valorizzazione e tutela dell'Isola di Montecristo; f) Programma ecoturismo finalizzato all'incremento ed al miglioramento qualitativo dell'ospitalità e delle attività di trekking, ippoturismo, didattica ed educazione ambientale; g) Programma coste per la salvaguardia e la valorizzazione dei litorali; h) Progetto Eco-museo per la messa in rete dei siti di maggiore importanza ambientale, culturale e storico-archeologica; i) Progetto di valorizzazione integrata del compendio minerario; j) Programmi di ricerca scientifica, di salvaguardia e di monitoraggio di specie animali e vegetali in pericolo o vulnerabili. L'attuazione di queste misure avviene attraverso le linee di azione per i piani settoriali ed i programmi specifici dell'Ente Parco raccolti nell'allegato 1 b. Il Piano dedica particolare attenzione alle Aree Marine comprese nel Parco Nazionale anche in relazione all'istituzione dell'Area Marina Protetta dell'Arcipelago Toscano che potrebbe estendersi a tratti di mare dell'Elba e del Giglio. Oltre alla salvaguardia ed alla valorizzazione dell'enorme patrimonio ambientale e paesaggistico dell'Arcipelago con questo strumento si mettono in campo anche misure di incentivazione per il turismo ambientale, l'agricoltura, l'agriturismo, l'artigianato, la pesca e tutte le attività di conoscenza e valorizzazione dell'ambiente viste come occasione di sviluppo eco-sostenibile per la popolazione delle Isole di Toscana. Ora si apre la fase di consultazione e confronto. La bozza verrà infatti messa a disposizione per raccogliere osservazioni, critiche, suggerimenti e per realizzare quindi un Piano del Parco conosciuto, discusso e condiviso dagli Enti Locali, dalle categorie economiche e sociali e dalla gente che vive e lavora nell'Arcipelago Toscano.
martora 3
ben capoliveri fiori
Posidonia frutti