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Capoliveri, ancora nessun segnale di cambiamento

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 21 luglio 2004

E' passato appena un mese dall'insediamento della nuova amministrazione capoliverese e ancora non sono arrivati i primi segnali di cambiamento che la comunità si attendeva. Niente di niente, neanche decisioni almeno simboliche. Per il momento la giunta sta procedendo come era lecito (ma non sperabile) attendersi: navigando a vista. Anzi, l'impressione è che le prime mosse non siano per niente incoraggianti. Tutti si aspettavano che i nuovi amministratori si sarebbero trovati a camminare su un campo minato, eredità dei precedenti governi, ma la lista fritto misto non imbrocca un passo che sia uno. Come prevedibile una compagine unita con il collante del nemico comune da battere si è trovata, a missione compiuta, con la difficoltà di coesione. E' già emerso qualche "mal di pancia", evidenziato dall'astensione su tutti i punti dell'ordine del giorno all'ultimo consiglio comunale di Corrado Martorella. Una brutta avvisaglia che evidenzia una presa di posizione radicale dall'ala sinistra della coalizione: conoscendo il ragazzo è sicuro che non ci starà a inghiottire rospi così facilmente. E c'è da giurarci che non finirà qui. C'è anzi da chiedersi quale contegno e tenuta tirerà fuori la maggioranza quando saranno affrontati i temi veramente cruciali. C' è poi da segnalare la condotta del sindaco: troppo silente e fuori dai meccanismi dell'amministrazione per uno che ritiene di avere la situazione saldamente in pugno. E non è piaciuta neanche la sua presunta insofferenza nei riguardi nei partiti che lo hanno appoggiato in campagna elettorale (praticamente solo i Ds). Se fosse vero la cosa sarebbe inquietante, visto che il programma della coalizione è quello preparato dai Ds stessi. Uno sganciamento da essi significherebbe la mancanza di un ruolo di garante nell'applicazione delle promesse elettorali. Va poi aggiunto il ridicolo comunicato sui "sassi di Pomonte", dove si arriva a tirare in ballo un patriottismo in salsa paesana (farebbero meglio a rileggersi l'opinione di Samuel Johnson sul patriottismo). E' meglio che l 'ufficio stampa del comune sia usato per cose più serie in futuro, se non vogliono farsi prendere per il culo da qui alla fine del mandato. Oltretutto, interpellati su questa "cappellata", alcuni consiglieri hanno mostrato di cadere dalle nuvole. Viene da chiedersi se un comunicato, che dovrebbe esprimere l'opinione comune della maggioranza, non sia quantomeno inopportuno se viene solo da parte di essa. E viene pure da pensare che questa vicenda prefiguri una bruttissima sensazione: ovvero che molte delle scelte avvengano ancora nei "compartimenti stagni" del municipio, e che esso sia ancora distante dal diventare quel palazzo di vetro che tutti si aspettano. Appurato che la democrazia partecipata (o quello che stanno spacciando con questo nome) era solo strumento di propaganda, ci si aspettava qualcosa in più in termini di trasparenza. Invece si è ricaduti nel solito vizio del passato: il totale disinteresse nel palesare le scelte future alla cittadinanza. Il tempo di gridare vittoria è finito, adesso serve un vero cambiamento. Altrimenti il feeling tra la maggioranza e la sinistra (anche quella più moderata) rischia di finire prima dell'autunno.


capoliveri veduta panorama

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