In mattinata di Sabato 17 Luglio si è conclusa la prima fase di quella che probabilmente si può definire come la più vasta operazione antidroga che sia stata compiuta all'Isola d'Elba e che era iniziata nel primo mattino di Venerdì, quando per le strade di Portoferraio ed altri centri si è visto spuntare un notevole numero di auto e cellulari blu dei Carabinieri. Nelle operazioni di indagine coordinate dal Dott. Antonio Giaconi della Procura della Repubblica di Livorno erano impegnati non solo i Carabinieri della Compagnia elbana, ma anche militari dell'Arma usualmente in servizio in altri centri costieri della Provincia. Fermo a quota uno il numero degli arresti compiuti (quello di un giovane dimorante nel centro storico portoferraiese, il trentaquattrenne A.C. pescato con oltre due etti di hashish) sono salite a circa 80 le perquisizioni effettuate in appartamenti dell'isola, nel corso delle quali non sarebbe comunque emersa e sequestrata una grande quantità di sostanze. Ma occorre ricordare che l'indagine, che aveva preso le mosse molti mesi fa, e supportata da intercettazioni telefoniche, non è chiusa, gli avvisi di garanzia per i coinvolti parlano di detenzione ai fini di spaccio delle sostanze illegali, e dalle risultanze delle perquisizioni ed interrogatori si procederà per gli opportuni provvedimenti. Sembra che Giaconi insomma sia intenzionato a scardinare la microrete su cui passano la coca, "fumo", ed ecstasy destinati al mercato isolano, individuando non solo gli spacciatori "di ruolo" ma anche chi ha occasionalmente ceduto ad altri piccole quantità di stupefacente. In questo senso l'operazione in corso avrebbe oltre che una valenza repressiva anche il senso si un intervento di prevenzione.
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