Leggiamo con sorpresa la nota della nuova Amministrazione Comunale di Capoliveri che, con il vecchio e comodo metodo della capoliveresità offesa, risponde alla denuncia di LEGAMBIENTE sul vero e proprio furto dei sassi dalla spiaggia di Pomonte, ai lontani confini di Campo nell’Elba e di Marciana. Forse la lontananza tra Capoliveri e Pomonte e la scarsa conoscenza del territorio isolano fanno scrivere ai nuovi Amministratori del Comune ex minerario, ed oggi molto edilizio, cose che sarebbe bene avessero verificato prima. 1) I signori che vivono accanto alla spiaggia di Pomonte dove avvengono i furti di sassi, che è soprattutto quella al di là del ponte nel Comune di Campo nell’Elba, sono molto anziani ma, proprio per questo, sanno ben riconoscere la parlata capoliverese e nessuno vuole offendere tutti i capoliveresi riferendo una cosa che pare vera ed appurata, vogliamo solo denunciare quei capoliveresi – e tutti gli altri, tedeschi compresi - che vanno a caricare gratuitamente granito in casa d’altri e saccheggiano le spiagge d’altri 2) Per questi anziani signori di Pomonte è ben difficile allertare subito le forze dell’ordine – magari in piena notte – visto che le stazioni dei Carabinieri più vicine sono a Marina di Campo ed a Marciana Marina ed i vigili urbani sono a Marciana, quindi “un tale comportamento” non impedirebbe affatto – come crede il Comune di Capoliveri - agli arroganti, scortesi e minacciosi ladri di sassi, con cui purtroppo si trovano spesso ad avere a che fare questi anziani pomontinchi che cercano di difendere la loro spiaggia, di continuare a caricare i cassoni dei loro furgoni. Si capirà che è difficile che un vecchio Signore di ottant’anni possa pensare – in questa situazione - a prendere targhe o a scattare foto, magari digitali… E’ proprio questa situazione di impunità quasi certa che attira da così lontano i ladri di sassi ed è per questo che il loro comportamento è ancora più odioso e va denunciato con forza, citando anche la probabile provenienza dei ladri. 3) Non volevamo offendere certamente l’intera Comunità Capoliverese e, sinceramente, questa ipotesi del Comune di Capoliveri ci pare una trovata strampalata, demagogica poco degna da quel un nuovo modo di far politica che è stato sbandierato nella recente campagna elettorale, esiste però un problema che la nuova Giunta di Capoliveri non può eludere: dove vanno a finire i bei sassi di granito di Pomonte e di altre spiagge dell’Elba occidentale? Non andranno mica a rimpinguare ed abbellire soprattutto quei lavori abusivi per i quali Capoliveri ha un triste record? Abusi che LEGAMBIENTE ha segnalato, fotografato e per i quali si può “facilmente procedere all’identificazione”, speriamo che finalmente il Comune di Capoliveri intervenga – anche dando finalmente corso ad ordinanze di demolizione mai attuate dalle Amministrazioni precedenti - , per dare davvero il segno di un cambiamento che non sia solo a parole.
pomonte panorama