Il Vice Presidente della Camera dei Deputati, on. Fabio Mussi, il capogruppo Ds in Commissione Ambiente di Montecitorio on. Fabrizio Vigni, il Vice Presidente del Gruppo Ds-L’Ulivo on. Valerio Calzolaio hanno presentato la seguente interrogazione al Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli: "Per sapere, premesso che Il Ministro dell’Ambiente ha prorogato per altri 60 giorni, fino al 3 agosto 2004, l’incarico di commissario straordinario dell’Ente Parco dell’Arcipelago Toscano al sig. Ruggero Barbetti; Ruggero Barbetti, già sindaco di Capoliveri (Livorno), referente politico del ministro in questione nell’Isola d’Elba, è commissario straordinario dell’Ente Parco dell’Arcipelago Toscano dal settembre 2002, non avendo voluto il ministro individuare – come prescrive la legge – un presidente di concerto con la Regione Toscana; il 21 gennaio 2004 la Corte Costituzionale, accogliendo il ricorso della Regione Toscana, annullava il decreto ministeriale, ritenendo illegittima la condotta del Ministro dell’Ambiente per il mancato avvio e sviluppo della procedura dell’intesa per la nomina del Presidente; in riferimento all’ultima proroga, il commissario straordinario dichiarava che “'La proroga del commissariamento e' un segnale di fiducia per il lavoro svolto in passato e per quello futuro, una decisione fondamentale per garantire la necessaria continuita' dell'azione amministrativa di questo ente''. associazioni ambientaliste come Legambiente e WWF Italia hanno invece da tempo denunciato che l’attività dell’Ente Parco sotto la gestione straordinaria è paralizzata e sono evidenti i segni del degrado: “Sono sparite in molte localita' (persino al porto di Portoferraio le locandine che ne contenevano la cartina, divelti i cartelli che ne segnalavano i confini in molti comuni elbani. I cartelli spezzati da atti di vandalismo, forse per un gesto di spregio, sono stati lasciati sul posto senza che si sia provveduto a reintegrarli. La Casa del Parco di Marciana e' chiusa ai visitatori da tempo'' anche agli interroganti risulta che ci troviamo di fronte ad una gestione fallimentare, con grave danno all’ambiente e alle possibilità di sviluppo del territorio; peraltro sono stati erogati negli ultimi anni ingenti stanziamenti a favore dell’Ente Parco; se corrisponde al vero che di fronte alla necessità di avviare un auspicabile e necessario coordinamento degli strumenti urbanistici dei vari comuni dell’Isola d’Elba risulta che nulla sia stato operato in questa direzione; se corrisponde al vero che nel 2004 non è stato realizzato alcun intervento di manutenzione della rete sentieristica o di ripristino della cartellonistica. Ad eccezione di un minimo intervento sui percorsi interessati da una gara podistica organizzata in occasione del tour elettorale del ministro dell’Ambiente all’Isola d’Elba nelle settimane passate; se corrisponde al vero quanto denunciato da Legambiente e WWF che le “Case del Parco” di Capraia, Marciana e Rio Elba (LI) siano incredibilmente chiuse, e che ad oggi non risulta individuato alcun immobile a Pianosa per la realizzazione di Case del Parco; se corrisponde al vero che ad oggi non risulta alcun intervento significativo a favore dell’Isola del Giglio (Gr), Giannutri (Gr) e Capraia (LI), ad esclusione della promessa di finanziamenti legati all’istituzione dell’Area Marina Protetta per il Comune di questa ultima isola e per uno studio sulla situazione di Giannutri; quali siano e in cosa consistano le iniziative dell’Ente Parco inerenti a partecipazione a progetti dell’Unione Europea per interventi finalizzati allo sviluppo sostenibile, alla conservazione e protezione ambientale; se siano state bandite le gare per l’esecuzione dei lavori di realizzazione della sede dell’Ente Parco, per l’esecuzione dei lavori per la sistemazione della ex tonnara dell’Enfola, per l’esecuzione dei lavori per il risanamento della zona umida di Mola; se non ritenga ormai improrogabile procedere alla individuazione – di concerto con la regione Toscana – di un presidente dell’ente parco autorevole, competente dal punto di vista scientifico che faccia uscire dalla situazione di paralisi l’ente. Scelta che permetterebbe un rilancio del territorio interessato, come auspicato peraltro dagli enti locali, le organizzazioni ambientaliste, le categorie economiche e sociali dell’Isola d’Elba."
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