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Ci sono parassiti e parassiti

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 13 luglio 2004

Quelli più fastidiosi sono certamente quelli che saltano, comunemente chiamati pulce, altri, ancora più fastidiosi ed addirittura inverecondi, si annidano nelle zone umide e pilifere del corpo, sono comunemente chiamati piattole; di natura umana sono invece coloro che, ad esempio, percepiscono un emolumento senza fare un tubo, altri ancora facendo politica, altri cazzeggiando dalla mattina alla sera sul luogo di lavoro, etc etc. Un manifesto, non elettorale, di Elba2000, di almeno 10 anni or sono, usò per primo questo termine, “parassitario avanzato “, riferendosi a certi personaggi della politica e della società, in contrasto , ma parafrasando con ironia, quello che allora si usava chiamare così in riferimento a tutti i luoghi comuni del momento. Tutto, in quegli anni, era ”avanzato” e quindi anche il “ parassitario” diveniva, in codesta guisa, proiettato nell’immediato futuro. Mi innamorai subito di quell’arguto scrittore, tale Giovanni Muti, detto anche “il Monello”. Oggi, questa infelice espressione, è comparsa sulle labbra di due noti esponenti del turismo elbano. Frase infelice assai per la rispettiva posizione che le due persone indicate occupano nell’establishment del turismo “avanzato”, nel senso che pare proprio avanzato, come un piatto di spaghetti scotti e conditi male. Leggo, su Elbareport di oggi (di ieri, ndr ) che uno dei due, il Dr. Gentini, ha spergiurato di non aver mai usato questo termine e me ne rallegro. Debbo però dedurre, a questo punto, che il Giovanni Muti sia un mentitore, che mente sapendo di mentire. Conoscendo il Giovanni Muti, ed apprezzandolo molto per tutto ciò che con verità ed estremo garbo ed ironia dice, sono purtroppo propenso a non credere alla smentita del dr. Gentini ed attendo di sentire la voce del Signor Muti, affinché possa far luce sul fatto e sull’antefatto. Può essere accaduto che il Dottor Gentini, parlando dopo l’Amico Antonimi, abbia “confermato” quel sentimento e quell’accusa, infelicemente espressa, e che quindi si possa dire, per estensione, che il Dr. Gentini condivida l’affermazione del Presidente dell’Associazione Albergatori, pur non avendo usato il termine di cui all’inizio. La mia è una interpretazione benevola che offre il destro ad una formula riparatrice. Ma se così non fosse, e se addirittura le parole fossero state “sono doppiamente parassiti” come riporta il Giovanni Muti, la cosa sarebbe assai più grave che, ad una infelice ed improvvida dichiarazione, si aggiungerebbe lo sconforto di una bugia, quella oggi detta dal Dr. Gentini. Se invece il Dr. Gentini non avesse proferito quei concetti e quelle precise parole, allora il Muti dovrebbe farsi un tagliando ai padiglioni auricolari o, risultando codesti in perfetto stato, dovrebbe farsi controllare la parte dell’emisfero cerebrale che converte i suoni in parole e quindi analisi e giudizi. In effetti la dichiarazione di Antonini, mi dispiace dirlo, non è assolutamente corrispondente alla verità né alla situazione turistica che si è creata all’Elba. Il turismo alberghiero non ha nulla da temere dal turismo delle prime, seconde o terze case. Si tratta di due clientele talmente indisponibili a soluzioni diverse da quelle prescelte che nessun profitto trarrebbero gli albergatori dall’eliminazione del turismo casereccio. E’ anzi probabile che qualche presenza alberghiera possa anche nascere dal turismo delle case perché, per mille motivi, ogni persona in vacanza, se felice, può essere il motivo di ulteriori presenze, magari più ricche ed “alberghiere”. E’ una dichiarazione che nasce dalla infelice situazione nella quale versa il turismo in generale, prime e seconde case comprese. Sicuramente da un momento di nervosismo e di propaganda politica che non di reale verità. Sicuramente un momento di grande sconforto e di preoccupazione per il futuro che il Presidente degli Albergatori sente e percepisce. Ma mentre l’Antonini può dire ciò che più gli aggrada, forse anche sbagliando, più attenzione sarebbe richiesta a chi ha una voce ufficiale e che, non per caso o beneficenza, è preposto alla formazione della domanda turistica e del turismo, di qualsiasi forma esso sia, purchè compatibile con i codici di comportamento generali. Che poi i locatori destinino i ricavati degli affitti a corsi universitari dei figli o a loro vacanze in Indonesia, sono solo affari privati, se quei danari sono percepiti nel rispetto delle regole. Chiunque scelga una località turistica per passarvi , in maniera più o meno sobria, un periodo di vacanza, diviene, una volta finita la vacanza, un ambasciatore del sito, un testimone della sua gradevolezza, se esistente, un estimatore di un popolo, se meritevole di stima. Può anche succedere che i suoi apprezzamenti diventino negativi riguardo le cose ed i modi che in quel sito ha trovato e che quindi la sua divenga una propaganda assolutamente negativa, mortifera per la località. Ma la colpa, in quel caso, non è del transitato Ospite ma di chi lo ha così malamente ricevuto ed ospitato (“a pagamento”)


biodola 3 spiaggia panorama

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