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Incendio di Cavoli: tre ettari bruciati, dolosa la natura delle fiamme

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 11 luglio 2004

Dopo qualche scaramuccia nella nottata tra il 9 ed il 10 Luglio si è fatto sul serio e la nuova organizzazione dell'antincendio elbana, i nuovi operatori hanno avuto il loro vero battesimo del fuoco. Eccellente lavoro quello compiuto nella Valle di Cavoli: due focolai scoppiati contemporaneamente intorno alle ore 20 con lo sviluppo di tre diversi fronti: sei ore di lavoro per spengere il resto della notte a guardia dei perimetri delle zone bruciate per evitare ripartenze e poi con l'alba l'inizio del lavoro di bonifica per eliminare anche le braci, un lavoro che si è protratto ancora per molte ore. Si inizia col valutare la superficie effettiva percorsa dalle fiamme: tre ettari in tutto due nella parte bassa della valle in direzione della Punta di Cavoli dove una villa ha corso il rischio di essere attaccata dalle fiamme, uno sul fronte più impervio quello alto. Poteva andare peggio: le notizie che vengono dalla Sardegna e da Grosseto sono decisamente peggiori. Anche la vegetasione che si è persa non è moltissima: cespugliato, macchia, qualche pino. E' anche il momento delle indagini: ci giunge notizia che è stato ritrovato uno degli inneschi la riprova, ora ve ne fosse bisogno che la natura dell'incendio era dolosa. Non ci dicono di che tipo di innesco si tratta, ma pare sia uno dei più tradizionali. Ci arriva in redazione una mail a firma dell'Architetto Mario Ferrari della Comunità Montana. In merito all'articolo apparso sul Vs. giornale in data 10.07. c.a. si tiene a precisare che le maestranze addette alla prevenzione e repressione incendi boschivi di questa Comunità Montana erano presenti (n. 6 operai e n. 3 mezzi) sul luogo dell'incendio già dalle ore 20,30 circa, come possibile riscontrare dalle registrazioni radio con la Sala Operativa Regionale (SOUP) e sono tutt'ora (ore 9,00) sul perimetro dell'incendio per le operazioni di bonifica. Restituito alla CM quello che è della CM (può capitare di non citare qualcuno o fare errori sull'orario di impegno dei diversi soggetti) chiudiamo il capitolo di questo incendio, sperando che non ne seguano altri simili. Senza farci eccessive illusioni però, la strada da qui alle salvifiche piogge di fine estate è ancora lunga.


incendio moncione 6 agosto

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