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Ragionamento sugli affitti di appartamenti privati per vacanze

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 11 luglio 2004

Umberto Gentini, Direttore dell'APT, ci ha inviato una breve nota a commento di quanto affermato in un articolo a firma di Elba2000 che abbiamo pubblicato nel precedente numero di Elbareport: "Chiedo scusa a Elba 2000 - dice Gentini - ed alle persone presenti all'incontro organizzato dai Verdi se mi sono spiegato male in merito alla gestione delle seconde case. Non ho mai pensato che i datori di alloggio privato siano dei parassiti, ritengo invece che debbano partecipare attivamente al processo di riqualificazione dell'offerta turistica ed al rilancio dell'immagine dell'Isola. E' comunque falso, assolutamente falso, irrimediabilmente falso che, nel mio intervento di sabato scorso o in altra circostanza, io abbia definito evasori fiscali i proprietari di seconde case". Cogliamo l'occasione per dire anche noi la nostra sull'argomento notando che se è indubbio che l'affitto degli alloggi privati è per molti dei nostri concittadini una utile fonte integrativa di reddito, cavarsela con la retorica della casupola fittata dal poverello per spiegare l'intero vasto e complesso processo, oltre che demagogico è fuorviante. Allora senza buttare via il bambino con l'acqua sporca occorre intanto prendere atto degli "effetti collaterali" dell'affitto (sovente al nero) stagionale delle case private, che non si limitano alla evasione fiscale per cifre totali probabilmente da capogiro. Uno di queste ricadute è la droga che si sparge sul mercato immobiliare sia delle compravendite che degli affitti non stagionali. Va da sè infatti che la possibilità di cedere in affitto per 45/60 giorni o più un appartamento senza pagare una lira di tasse allo Stato (chi affermasse che la costumanza è infrequente sarebbe un ipocrita), ricavando più o meno quello che otterrebbe da un'affitto annuale (tassato), senza la preoccupazione del bene occupato, può essere un piatto goloso. La pratica quindi toglie case dal mercato degli affitti e crea pressione urbanistica verso la costruzione di nuove case di proprietà, di norma in zona di nuova urbanizzazione, mentre sempre più appartamenti nei centri storici risultano vuoti per lunghi tratti dell'anno i più antichi insediamenti si trasformano in spettrali residence. Nei fatti quindi all'Elba dove l'urbanistica è fuori controllo da un quarto di secolo, e rincorre le esigenze dei singoli senza pensare alla comunità, la opportunità dell'affitto stagionale di case ha contribuito all'instaurarsi di una spirale perversa, orientata al mattone, a bruciare altro territorio, a creare quartieri dormitorio per residenti anonimi e privi di servizi oltre che di anima, allo sfarinamento di una rete del piccolo commercio tradizionale, che ha un senso solo se i centri storici vivono. Questi, oltre alla mancata partecipazione alla promozione insulare (ha ragione Gentini) sono effetti da considerare quando si pensa di rapportarsi al fenomeno degli affitti estivi con un animo liberista che sconfina nella pura anarchia, su questo scoglio dove il diritto alla casa (sancito dalla Costituzione) si trasforma in un "Diritto all'edificazione della propria prima casa" che di senso giuridico non ne ha per niente.


Umberto Gentini

Umberto Gentini