Sentivamo come Verdi l’esigenza di ragionare del risultato elettorale, non solo tra noi, per affrontare il “che fare“ (che è tanto!) con dei criteri; con un titolo abbiamo definito l’ambito della discussione: “dalla crisi alle azioni positive”, anche perché oggi abbiamo la responsabilità di agire che ci deriva dall’ essere forza di governo del/nel centrosinistra con un consenso importante. L‘elemento centrale delle numerose comunicazioni e degli interventi, mi pare sia questo: la qualità sociale e ambientale dello sviluppo è una cosa sola, vale a dire che le politiche per l’infanzia/adolescenza sono strutturali come quelle per l’ambiente (Adolfo Santoro) e insieme concorrono a creare le basi solide di uno sviluppo economico forte e condiviso . La crisi (economica, culturale, sociale) del modello di sviluppo elbano basato sulla quantità dequalificata dello sviluppo urbanistico si evidenzia drammaticamente nella crisi dell’industria turistica. La diseconomia parassitaria delle seconde e terze case per l’ affitto, alla base dei due milioni di metri cubi previsti dall’insieme dei piani strutturali degli 8 Comuni è ormai evidente. Ciò ha messo in moto un meccanismo di revisione delle legge urbanistica regionale: il piano regolatore unico dell’Elba va portato in fondo e le uniche previsioni ammissibili devono essere quelle per la prima casa e gli ampliamenti necessari per abitativo e produttivo, puntando alla riqualificazione e recupero dell’ esistente (Marino Garfagnoli). L’ altro punto fermo è il rilancio del Parco Nazionale quale strumento essenziale per il governo del territorio e la salvaguardia ambientale: da respingere quindi le provocazioni centralistiche di Matteoli e Barbetti , costruendo un forte ruolo unitario degli Enti Locali che valorizzino energie e competenze presenti sul territorio. La diversità dell’ Elba orientale , che non è in crisi per il semplice fatto di non avere sviluppo (Michelangelo Meola) può essere per la sua storia mineraria e per il suo ampio porto, un valore aggiunto dell’ offerta elbana, ma la cessione al CONI dei volumi delle aree minerarie rischia di veder privatizzate decisive risorse per lo sviluppo dell’ area. C’ è la necessità per la nostra isola (Graziano Rinaldi) di distinguersi in Europa per come saprà tutelare il suo mare e la sua terra, per come affronterà in modo innovativo problematiche antiche come i rifiuti e la risorsa idrica facendo funzionare all’ unisono le Istituzioni presenti sul territorio, puntando al restauro ambientale , al risparmio energetico ed alle fonti pulite, ad una scelta strategica sulle piste ciclabili. Importante la sottolineatura (Marta Volta) di come le politiche per l’ infanzia e l’adolescenza (cittadini di oggi con determinate esigenze , e NON cittadini di domani) siano intrecciate con la qualità del territorio : poter usare la bici in sicurezza, abitare scuole decorose e pulite, avere scambi con l’ esterno (scoutismo, ostello per la gioventù, scambi scolastici), cinema e che teatro per ragazzi anche come produttori. Sul valore educativo dello sport, collegato al forte richiamo turistico ‘naturale’ che ha l’ Elba per gli sport all’ aperto, si è soffermato Paolo Franceschetti, che da tempo sta lavorando per fare sistema e ottimizzare tutte le manifestazioni sportive che si svolgono (prevalentemente in “bassa stagione”) all’ Elba, costruendo con operatori e Istituzioni un progetto da poter lanciare per il 2005, un progetto di incremento delle discipline e centrato sul rispetto ambientale, inserito assieme ad altre Azioni Positive in un Piano d’ Area di sviluppo condiviso da categorie economiche e istituzioni. Della biodiversità come ulteriore valore aggiunto ha trattato Umberto Mazzantini; un bene da salvaguardare, anche per il rischio di estinzione di alcune specie vegetali e animali. Intervenuto il Sindaco di Portoferraio, Roberto Peria, a ribadire come attraverso la partecipazione si costruirà un nuovo modello di sviluppo centrato sulla qualità ; difficile questa prima fase di avvio della legislatura per la precarissima situazione finanziaria trovata, oggetto - è stato annunciato - di un prossimo consiglio Comunale. In conclusione, preso atto della forte leva costituita dalla nuova Amministrazione di Portoferraio per spostare lo sviluppo elbano dalla parte della qualità, resta da vedere se le altre Amministrazioni dell’ isola si troveranno in sintonia con questo sforzo che la città medicea sta producendo. Il timore che abbiamo è quello che le migliori intenzioni di governo comprensoriale continuino ad infrangersi nei particolarismi dei campanili; Il ruolo delle forze politiche su questo versante può essere decisivo, in termini di battaglia culturale e coerenza con questi principi di chi è chiamato a governare le diverse realtà. Come Verdi ci impegniamo quindi ad essere sempre più presenti in maniera organizzata nei Comuni elbani, per far vivere con proposte concrete legate al territorio i principi della qualificazione ambientale e sociale dello sviluppo, per far avanzare l’ idea di “ 1 Comune 8 Municipi “ .. Siamo anche disponibili a fare rete, con tutte le persone disponibili, per costruire gruppi unitari e ampi che in autonomia riescano ad essere soggetto politico (sul modello portoferraiese) capace di battaglia culturale propositiva e concreta. Concludo con le parole di Graziano Rinaldi: “ Ancora qualche anno fa era facile ascoltare qualcuno che rimproverava ai Verdi una troppo “contemplativa” immaginazione, tale da inibire lo sviluppo economico e la crescita della nostra comunità insulare. Neanche ha cantato il gallo due volte che le stesse persone parlano di “sviluppo sostenibile” : personalmente ho impiegato molto tempo per assimilare questo concetto e provo una punta di invidia per l’ elasticità mentale di costoro..ma sono felice, sì, sono proprio contento che finalmente il confronto sia sulle questioni di merito”.
fiori linguella