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E la guerra della bacheca di Capoliveri finì in Procura

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 17 gennaio 2003

Milena Briano ha preso carta e penna e fotocopiatrice perché il suo esposto l’ha mandato a mezza Italia: al Ministro dell’Interno, al Procuratore della Repubblica, al Prefetto, al Difensore Civico Regionale, al Presidente dell’ANCI, ai Parlamentari Mussi, Amato, Mugnai al presidente della Provincia Frontera e a quello della Regione Martini. Con oggetto “segnalazione di presunto non rispetto delle normative vigenti, in particolare del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali D.L.n° 267/00” il capogruppo di “Capoliveri Democratica” apre una lunga lettera in cui espone quelle che ritiene violazioni dei diritti dell’opposizione. Finisce così in procura quella che qualcuno ha definito la “guerra della bacheca” proprio perché con la non concessione dello spazio di esposizione alla minoranza da parte del Sindaco e con la reazione di Capoliveri Democratica che “adornava” la bacheca stessa di simboliche catene è iniziata da qualche settimana una acuta fase di scontro a Capoliveri. Ed ecco qui di seguito il testo dell’esposto di Milena Briano: Con la presente la sottoscritta Milena Briano in qualità di capogruppo consiliare di Capoliveri Democratica eletta nel Consiglio Comunale di Capoliveri, chiede alle SS.LL. di esprimere un parere, ed eventualmente intervenire, sui seguenti fatti. In seguito alla richiesta di poter esporre nelle bacheche comunali del nostro Comune materiale informativo sulla Festa della Toscana, scaricato dal sito ufficiale della Regione, ed avendo avuto da parte di un assessore comunale il diniego e da parte del Presidente del Consiglio Comunale un indeciso permesso, si è evidenziata per il nostro gruppo consiliare la necessità di chiarire se e come è possibile utilizzare le bacheche comunali da parte dei consiglieri comunali, anche di minoranza, e da parte dei gruppi consiliari. Capoliveri Democratica ha chiesto e ottenuto di discutere in Consiglio Comunale la questione con il seguente risultato: per il Sindaco di Capoliveri e per alcuni consiglieri, la maggioranza nella votazione, non è possibile esporre materiale che non sia “dell’Amministrazione” (intesa solo come maggioranza dal Sindaco stesso) cioè, in sunto, non è possibile per il gruppo consiliare di Capoliveri Democratica e per i singoli consiglieri utilizzare le bacheche per presentare ai cittadini quanto da loro ritenuto utile. Non è inoltre stata ravvisata la necessità, presentata invece dal nostro gruppo, di mettere a bilancio un fondo limitato per le nostre esigenze di lavoro consiliare, né si è riconosciuta a noi la possibilità di usare telefono, fax, collaborazione di personale comunale per poter meglio espletare il nostro reale impegno amministrativo, seppur di minoranza. Colgo l’occasione per evidenziare il fatto che alcuni gruppi politici hanno da tempo richiesto di avere il permesso per poter disporre di una bacheca in paese, ma che questo permesso, con diverse motivazioni, non è stato mai accordato e tuttora in Capoliveri non esiste neppure una bacheca riferibile ad un gruppo politico o ad un gruppo consiliare. La volontà, ormai storica, di questa e di altre amministrazioni comunali precedenti, tutte sotto la guida dello stesso Sindaco, di impedire l’utilizzo delle bacheche è anche evidenziata dalla diatriba che aveva visto impegnati, ma perdenti, esponenti del partito di maggioranza a Capoliveri all’inizio degli anni ’90. Il nostro gruppo consiliare ha finora dovuto utilizzare altri strumenti di comunicazione con i cittadini di Capoliveri, pur avendo nel tempo ripetutamente denunciato la mancanza di democrazia e gli abusi amministrativi che è stato costretto, talvolta palesemente altre volte più subdolamente, a subire. Crediamo comunque che sia necessario arrivare ad una definizione migliore dei nostri diritti di consiglieri che corrispondono sicuramente anche a nostri doveri verso i cittadini elettori e per questo chiediamo di avere un Vostro pronunciamento. Vogliamo inoltre segnalare che: La nostra posta viene sistematicamente e ufficialmente aperta e letta, Non abbiamo a disposizione il benché minimo spazio per riunioni, Non è stata istituita nessuna commissione consiliare se non una commissione di capigruppo che agisce solo su specifici limitatissimi argomenti e che viene sistematicamente disertata dalla maggioranza, E’ in vigore un Regolamento delle adunanze del Consiglio Comunale in cui, tra le tante altre affermazioni, si dice che i documenti in visione da noi richiesti vengono concessi solo se precedentemente autorizzati dal Sindaco, Abbiamo presentato richieste di documentazione che non sono mai state soddisfatte, In molte occasioni si è contravvenuto alle decisioni prese precedentemente dal Consiglio, L’assessore all’edilizia privata firma le lettere di richiesta di documentazione inviate ai cittadini e firma le concessioni edilizie, malgrado siano presenti figure professionali idonee a svolgere questo compito e non ci sia un corrispondente contenimento della spesa. Il tutto facendosi forti del fatto che l’arma efficace nelle mani dei Consiglieri di minoranza sembra essere ormai solo il ricorso al TAR (che peraltro i consiglieri devono affrontare a loro personali spese). Rimanendo in attesa di un Vostro riscontro, a disposizione per fornire ogni ulteriore chiarimento si rendesse necessario e nella speranza di veder ristabilito uno stato di diritto, porgiamo cordiali saluti.


capoliveri panorama

capoliveri panorama

capoliveri panorama 3

capoliveri panorama 3

bacheca capoliveri

bacheca capoliveri

Briano barbetti

Briano barbetti