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Risolvere l'emergenza parcheggio dell'Ospedale salvando un pezzo di storia

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 04 luglio 2004

Questo giornale in occasione delle ultime consultazioni elettorali portoferraiesi si è decisamente schierato (dicendolo con molta onesta) risultanto forse tra i soggetti più determinati, ad evitare la continuazione della disastrosa guida del capoluogo elbano da parte del centrodestra ed a sostenere la lista unitaria di centrosinistra che ha vinto, con largo margine, le elezioni per i1 rinnovo del Consiglio Comunale di Portoferraio. Avevamo però dichiarato che non faremo sconti a nessuno, meno che mai a chi abbiamo sostenuto. Ed iniziamo col segnalare ai nostri nuovi amministratori un grosso problema che interessa molti cittadini di Portoferraio e dell’Isola d’Elba ed al quale è urgente mettano mano quanto prima. Ci riferiamo alla carenza di aree di parcheggio nell’area ospedaliera, quando nelle ore di punta le auto sostano in modo casuale, creando ingorghi ed il caos si estende fino alla vicina via Carducci. l’Ospedale, privo di sufficienti aree di parcheggio riveste un interesse comprensoriale e nel periodo di max stagione interessa un bacino di utenti di oltre 150 mila persone. Pertanto appare indispensabile che le aree ancora libere nella zona siano destinate all’uso pubblico, modificando ed annullando precedenti decisioni del Consiglio Comunale. Non intendiamo con questo intervento suggerire la penalizzazione di alcuno. Riteniamo che le legittime aspettative delle due società proprietarie delle aree, che hanno altri interessi nel nostro comune, possano essere soddisfatte in vario modo, liberando però la zona che ha ormai assunto un interesse strategico per la nostra città. Si tratta di condurre delle trattative con le proprietà alla luce del sole, coinvolgendo i cittadini a cominciare dalle forze di opposizione, senza alcun timore, per ridisegnare tutta la zona, compreso la piazza Pietri. Sarebbe importante raccogliere i punti di vista delle associazioni che si occupano della tutela del territorio, ad esempio sulla opportunità di conservare intatte le linee architettoniche esterne di una delle ultimissime testimonianze di archeologia industriale come il capannone ex-ATL. Il fatto che ci sia stato un nulla osta alla trasformazione dello stabile da parte della Soprintendenza Pisana ci rappresenta infatti poco e punto. Non ci sentiamo infatti sufficientemente tutelati da chi ha suggerito il grevelit in Piazza di Chiesa a Marciana Marina ed alle Ghiaie, e non ha impedito lo scempio a mezzo antenna del Forte Falcone e del Puntale dell'Acquaviva. L'area non edificata può e deve essere destinata alla sosta veicolare, ma quell'immobile, al contrario di quanto intendevano le ultime amministrazioni succedutesi alla guida di Portoferraio, è un prezioso brano della nostra storia che deve trovare un uso più sociale e meno mercantile del previsto, tornando nelle pubbliche disponibilità. Le idee in merito: dallo spazio teatrale al cinema, dal centro giovani ad un utilizzo sportivo, non mancherebbero di certo. Sarebbe un segnale importante per la città che i nuovi amministratori potrebbero dare, per far capire che il vento è cambiato, che ora si guarda agli interessi veri e profondi di una popolazione.


capannone ex atl lato viacarducci

capannone ex atl lato viacarducci