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Acqua sprecata all'Elba, primo intervento: il risparmio

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 04 luglio 2004

Da anni l’Elba lamenta una penuria idrica durante l’estate, i rimedi attuati e progettati sono stati molti: bettoline, acquedotto dalla Val di Cornia, il dissalatore promesso a Marciana Marina, lo scavo di un mastodontico deposito nel granito del Capanne, le dighe a Pomonte e Patresi… tanta fantasia ma senza mai davvero attuare la misura più efficace e meno costosa: il risparmio idrico. Ora veniamo ufficialmente a sapere, ma i dati era già noti agli esperti, che l’Elba ha il record del consumo idrico procapite con 670 litri al giorno per ogni abitante rispetto ai 230 di toscani ed ai 260 degli italiani. La dispersione è ancora enorme - ma il 37% circa è nella media toscana - e il turista medio sembra consumare meno dell’Elbano residente (400 litri, ma non crediamo sia compreso il consumo d’acqua prelevata e rivenduta – legalmente ed illegalmente – dai pozzi), quindi l’acqua non è proprio scarsa è l’Elba che consuma troppo, lo spreco è evidente l’impatto ambientale enorme, tanto più che mancano politiche di recupero delle acque reflue (per l’utilizzo in agricoltura ed industriale e per annaffiare giardini pubblici e privati), divisione tra acque chiare e scure, dispositivi di risparmio davvero diffusi. E’ chiaro che, in un’isola dove il consumo di acqua ad uso agricolo ed industriale non è certamente altissimo, il vero responsabile di questi dati è il consumo privato, ma intanto si continuano a dare autorizzazioni per piscine, a costruire nuovi pozzi ed a tollerare ogni spreco, anzi, i Piani Strutturali non propongono altro che continuare in questo andazzo e a giustificare i milioni di metri cubi di cemento sopravvalutando le risorse idriche presenti o proponendo costosi ed energivori dissalatori che non arrivano mai (a proposito: un elbano consuma 2,5 volte più energia di un cittadino italiano), nuovi pozzi, nuova acqua dalla Val di Cornia che non ne ha più da dare. Ma se i dati sono questi, se consumiamo 3 volte più acqua della media italiana (e quasi 100 volte quelle di un abitante del Terzo Mondo), non possiamo e non dobbiamo cercare nuova acqua, dobbiamo invece richiedere acqua di migliore qualità, depurarne ed riusarne di più ed impegnarsi con azioni concrete a consumarne meno ed a salvarne di più. LEGAMBIENTE ha già avviato con l’Associazione Albergatori dell’Elba un progetto di riduzione dei consumi idrici che 29 “ecoalberghi” stanno portando avanti con successo nell’ambito dell’Ecolabel “LEGAMBIENTE Turismo” ( www.legambienteturismo.it ) ma crediamo che la Regione, i Comuni, la Comunità Montana e l’ATO Toscana Costa potrebbero rapidamente mettere in cantiere qualcosa di meglio dello scontato e poco efficace invito della Comunità Montana a risparmiare acqua che troviamo su qualche giornale. Basterebbe seguire, e far proprie, alcune esperienze pilota già in atto in Italia e che stanno portando ad una forte riduzione dei consumi domestici di acqua. Uno è Certamente quello di Bagnacavallo, in Provincia di Ravenna, dove, grazie ad una proposta di LEGAMBIENTE accolta dalla Regione Emilia Romagna ed in collaborazione col Comune e l’Università di Parma, prevede la consegna gratuita ad ogni nucleo familiare (3.817 in tutto) di un kit contenente regolatori di flusso anticalcare da applicare sia a rubinetti che docce, dotati delle più moderne tecnologie di risparmio idrico. Si tratta di piccoli apparecchi che, aumentando la percentuale di ossigeno presente nell’acqua corrente, ne diminuiscono il flusso, incrementando nello stesso tempo la sensazione di confort e la resa igienico-sanitaria. Il montaggio di questi dispositivi è semplicissimo, ma naturalmente l’Ente Gestore può mettere a disposizione l’assistenza necessaria a tutti coloro che ne faranno richiesta. Per le migliaia di seconde case elbane si potrebbe pensare anche ad una fornitura di kit da caricare sulla bolletta e che verrebbe subito risarcita dal minore consumo di acqua, un semplice atto che consentirebbe anche di capire quante sono davvero le case abitate tutto l’anno e quali i reali consumi idrici. I COMANDAMENTI DEL RISPARMIO DELL’ACQUA Risparmiare acqua è un doppio vantaggio sia per l'ambiente che per le tasche dei consumatori. La siccità di questi anni e i mutamenti climatici provocano gravi difficoltà di approvvigionamento idrico, un'emergenza che è fortemente sentita nelle isole dell'Arcipelago Toscano dove la scarsità d'acqua sta diventando un problema sempre più grave. L'acqua è un elemento indispensabile per la nostra sopravvivenza e tutti noi siamo chiamati a difenderla anche con piccoli atti quotidiani. E' necessaria una nuova coscienza nell'utilizzo dell'acqua, correggendo comportamenti che producono sprechi. Controllo impianto Un rubinetto che gocciola, oltre ad infastidire, è causa di un notevole spreco (90 gocce al minuto sono 4.000 litri di acqua sprecata all’anno); con una corretta manutenzione si risparmia acqua e denaro. Inoltre sono in vendita riduttori di flusso e dispositivi che permettono di ottenere un getto efficace e ricco con la metà dell’acqua comunemente utilizzata per ottenere questo risultato. Questo è possibile attraverso una valvola di riduzione della portata d’acqua, un dispositivo a spirale che imprime all’acqua un movimento circolare aumentandone la velocità e un sistema di retine e fori che, sfruttando la forza dell’acqua stessa, la miscela con aria aumentandone il volume. E’ sufficiente avvitare all’uscita del rubinetto il riduttore/regolatore; nella doccia inserirlo direttamente nel flessibile. li kit è realizzato in resina polarizzata sulla quale il calcare non attacca. Lo sciacquone OItre il 30% dei consumi idrici domestici sono imputabili allo sciacquone, poiché premendo il pulsante se ne vanno circa 10 litri d’acqua, non sempre necessari; sarebbe utile dotare lo scarico del WC con moderni sistemi a quantità differenziata, da regolare a seconda delle esigenze; anche nel caso dello sciacquone è importantissima la manutenzione, considerato che un WC che perde può arrivare a consumare 100 litri al giorno. Inoltre, non usate la toilette come discarica di prodotti tossici (vernici, lacche, prodotti chimici per la casa) o di farmaci. Non adoperate deodoranti da WC che contengono sostanze che possono essere pericolose per l'ambiente. Non usate carta igienica colorata. Il rubinetto Mentre ci si rade o ci si lavano i denti non è necessario tenere il rubinetto costantemente aperto. Usa la doccia "Make yor shower with a friend: save water", fai la doccia con un amico (o un'amica), risparmia l'acqua. Con questo slogan il Governo Inglese affrontò la terribile siccità del 1976, ne nacque un putiferio incredibile, con il Vescovo di Canterbury che gridava allo scandalo. Ma usare la doccia è comunque un modo di risparmiare acqua (per il classico bagno ci vogliono circa 100 litri d'acqua) che potrebbe essere anche divertente. Ma anche con la tradizionale doccia single si usa un quarto dell'energia e dell'acqua di un bagno in vasca e con una maggiore igiene. Riutilizzare l’acqua L’acqua di cottura della pasta è un ottimo sgrassante per lavare le stoviglie senza uso esagerato di detersivo, mentre l’acqua usata per pulire la frutta e la verdura può essere riutilizzata per lavare l’auto o per innaffiare le piante e i fiori, a questo proposito è bene ricordare che quest’ultima operazione va eseguita la sera, quando il sole e calato e l’acqua evapora in misura minore. Uso razionale degli elettrodomestici Per risparmiare acqua ed energia elettrica è opportuno utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico, diminuendo cosi la frequenza dei lavaggi, attenzione anche alla temperatura: un lavaggio a 30° consuma la metà dell’acqua di un lavaggio a 90°. Quando si acquista uno di questi elettrodomestici e bene raffrontare il consumo di acqua indicato dal costruttore e scegliere il prodotto che garantisce un minor consumo: si risparmierà per anni senza rendersene conto. In cucina Non è necessario lavare la frutta e la verdura sotto l’acqua corrente, è sufficiente lasciarla a bagno con un pizzico di bicarbonato. Nella preparazione dei cibi vengono spesso imbrattate più stoviglie del necessario. Inoltre viene utilizzata una dose eccessiva di prodotti chimici per la pulizia delle stoviglie e della casa, il che, oltre a causare inquinamento dei corsi d’acqua, aumenta il consumo d’acqua necessaria per il risciacquo. Altri accorgimenti Coi rubinetti chiusi il contatore generale non deve girare; in caso contrario c'è una perdita. Un foro di un millimetro in una tubatura provoca, in un giorno, una perdita di 2.328 litri di acqua potabile. Quando si va in ferie o ci si assenta per lunghi periodi da casa è buona regola chiudere il rubinetto centrale dell’acqua, evitando così perdite e disagi dovuti a rotture impreviste nell’impianto.


Poggio fosso della nevera

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polla guasto acquedotto bucine

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Bagnaia perdita acquedotto 3

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