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DS: Il Parco e le poltrone per gli amici

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 03 luglio 2004

I DS chiedono un doveroso rispetto da parte del Governo del principio che "l'istituzione di aree protette non può avvenire senza il consenso delle popolazioni locali, le quali devono partecipare alla politica di conservazione dei propri territori". (documento parlamento europeo -D/II 1184/86, serie B, del 17/11/1986, punto C comma 27 ) ; Tale affermazione trova conferma nel 5° comma dell’art. 1 della Legge 394/91 che recita: “Nella tutela e nella gestione delle aree naturali protette, lo Stato, le Regioni, e gli Enti locali attuano forme di cooperazione e di intesa ai sensi dell’art. 81 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 (2) e dell’articolo 27 della L. 8 giugno 1990 n. 142” Stiamo invece assistendo, dopo tanto blaterare di federalismo, alla cancellazione delle norme più elementari che regolano la cooperazione istituzionale e annullano di fatto qualsiasi possibilità, per la Regione e per le autonomie locali, di incidere sulla formazione del governo del Parco Nazionale dell’arcipelago Toscano e sulla sua gestione. L’emendamento al decreto legge sulla funzionalità di alcuni settori della pubblica amministrazione, approvato recentemente in Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, ha fatto cadere l'obbligo dell'intesa tra le Regioni e lo Stato per la nomina dei presidenti e dei componenti dei consigli direttivi dei parchi. Tale norma, approvata durante l'esame del decreto nella suddetta commissione, dovrà essere ora esaminata in Aula. Ci auguriamo che in questa fase si metta in atto ogni forma di opposizione contro la reiterata volontà del Ministro e dei suoi clienti di fare delle aree protette luoghi nei quali sistemare i propri amici. Ciò contrasta con quanto più volte richiesto dagli enti territoriali interessati, sia in termini di coinvolgimento delle assemblee elettive, delle associazioni e delle categorie più rappresentative del territorio insulare, che in termini di rispetto per i corretti rapporti della conferenza Stato Regioni. I cittadini dell’Elba e l’Arcipelago, sono stati sin troppo sacrificati da queste logiche clientelari, che hanno bloccato per anni il Parco Nazionale, che ha ancora, nonostante velleitarie promesse, una perimetrazione inadeguata, non ha un consiglio direttivo, è rinchiuso in una logica di campanile e di clientele vergognose. In questo contesto i DS, ritengono che sia urgente una iniziativa politica, che partendo dall’assemblea della Comunità del Parco già convocata per il giorno 23 luglio sviluppi in tutti i livelli istituzionali, una forte contrapposizione a questa concezione proprietaria delle istituzioni, per dare al Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, un governo legittimo, competente e rappresentativo del territorio che possa attuare concretamente, gli obiettivi di tutela e di sviluppo richiesti dalle popolazioni dell’Arcipelago anche con il voto dei 12 e 13 giugno . L’Elba e gli abitanti dell’Arcipelago Toscano hanno bisogno di riconquistare la fiducia e la credibilità scossa dalle ultime vicende, sulle quali chiediamo venga fatta presto nell’interesse di tutti piena luce, di estendere la propria offerta turistica, allungare la stagione, aprire nuove possibilità di lavoro qualificato e d’impresa. Per questo è necessaria l’attenzione del Governo Nazionale e della Comunità internazionale, nell’ambito di una moderna politica di tutela, di un Parco Nazionale in uno Stato federale ed autonomista che valorizzi e non mortifichi la cooperazione istituzionale. Un parco dove l’ambiente, la cultura, la storia e gli usi della gente siano le risorse per un nuovo modello di sviluppo capace di conservare per le generazioni presenti e future un patrimonio di inestimabile valore quale quello costituito dalle Isole dell’Arcipelago Toscano. Questi sono i nostri obiettivi, sappiamo di non essere soli, faremo la nostra parte per attuarli.


torre pisana eclissi 31 5 03

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