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I dati di Elbareport e la voglia di partecipazione

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 02 luglio 2004

Caro Sergio, i dati relativi ai contatti ad Elbareport sono veramente eccezionali, sia per le quantità che esprimono, ma ancor più per la qualità, desumibile appunto dal collegamento che questi hanno costantemente avuto con il contesto sociale, culturale e politico elbano e non solo e che il giornale in questo tempo ha cercato di rappresentare. C’è stata senz’altro la capacità di far vivere in diretta la realtà, quella naturale e quella umana, senza se e senza ma, senza infingimenti e con trasparenza; di farla pesare in contrasto con l’ideologie di chi tendeva a mitigarla ed edulcorarla, come se si vivesse nel mondo migliore e per cui non si doveva disturbare il manovratore. C’è stata anche la capacità di cogliere e restituirci in questa forma, quel fenomeno grandioso e liberatorio, che segna ormai uno spartiacque nella vicenda elbana più recente: da una parte l’esaurirsi della fase di egemonia delle culture iper individualistiche, asociali ed isolazioniste, tanto care al centrodestra e che le recenti elezioni ci hanno “politicamente“ rappresentato, dall’altra la grande voglia di partecipazione etica e democratica (anche nella fame di informazione che tu registri) degli elbani, alle proprie vicende ed al proprio futuro, senza deleghe a leaders illuminati o demagoghi, ma restituendo dignità alle istituzioni locali, in nome di quelle regole e garanzie rivolte appunto all’interesse pubblico ed al bene comune che in questo recente passato erano state emarginate. Complimenti e saluti. Giuseppe Coluccia Ringraziamo Coluccia per le lusinghiere espressioni che ha avuto nei nostri confronti ma ci teniamo ad estendere i suoi positivi apprezzamenti alla informazione elbana nel suo complesso sia stata essa espressa con i mezzi tradizionali o con nuovi metodi comunicativi. Se infatti ci sono pochi dubbi sul fatto che Elbareport sia stato uno degli elementi trainanti del processo di rinnovamento a cui Coluccia si è riferito, e forse più di altri è intervenuto "a muso duro" su questioni anche dure e spinose, non si può fare a meno di notare una crescita della coscienza del proprio ruolo di tutta l'informazione elbana. Si è innescato insomma un ciclo virtuoso a cui pressochè tutti gli operatori dell'informazione dell'Isola hanno partecipato, con giornali a stampa, e con il mondo dell'informazione on line, si sono confezionati prodotti meno ingessati, più espliciti ed aggressivi e gli elbani hanno regito bene, comprando e consultando più giornali e nuove iniziative d'informazione sono fiorite. Giovanni Ageno non immaginava probabilmente quando alludeva sprezzantemente a "certa stampa", che avremmo ripreso ripreso e saldato le sua espressione in "certastampa", facendone quasi la bandiera di una nuova informazione, meno reverente, più al servizio dei cittadini. Certastampa è cresciuta.


fiori margherite rosa

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