Un adagio cinese tra i più noti suona: "Se c'è rimedio, perchè t'incazzi? E se non c'è rimedio, perchè t'incazzi?", facilissimo da condividere, impossibile mettere in pratica. Una mattinata chiusi in una stanza che un genio dell'architettura ha progettato come se si foste in Svezia con una parete esterna di vetro di una quindicina di metri quadrati esposti ad est con pavimento rosso e rigorosamente senza condizionatore per godere di più. Un guasto all'impianto elettrico che mette fuori uso il ventilatore che è vero che sposta l'aria calda da una parte all'altra ma un po' almeno vi illude. Una successiva panne del PC e del telefono che ci toglie i principali strumenti di lavoro, come dire devi stare qui a prendere caldo senza combinare un cazzo di concreto, pagati per sudare. Il solito cliente del geom. Gamba del triveneto che ha mandato la sua carta intestata col vostro numero di telefono. Berlusconi... l'ICI... Fare esercizi spirituali, yoga, ma evitare di incazzarsi; a uno incazzato gli si dice infatti: "Non ti scaldare" e l'ultima cosa di cui ci sarebbe bisogno è uno scaldino. Resistere ma con moderazione, che le resistenze scaldano Domani - come diceva Rossella O'Hara - è un'altro giorno, speriamo meno caldo.