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STUPID WHITE MEN di Michael Moore

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 27 giugno 2004

Michael Moore STUPID WHITE MEN MONDADORI Strade Blu Euro 14,00 “Il seguente messaggio è stato intercettato dalle forze dell’Onu il 1° settembre 2001 alle ore 06.00: proveniva da qualche parte del continente nordamericano: Sono un cittadino degli Stati Uniti d’America. Il nostro governo è stato rovesciato. Il nostro presidente eletto è stato esiliato (…)Siamo assediati. Siamo il Governo degli Stati Uniti in esilio Non siamo in pochi, anzi. Ci sono più di 154 milioni di adulti fra noi, e 80 milioni di bambini. Fa 234 milioni di persone che non hanno votato per il regime che si è insediato al potere e che non sono da esso rappresentate. Al Gore è il presidente eletto degli Stati Uniti…Ma stanotte non siede nello studio Ovale… Ma allora chi è l’uomo che ora sta al 1600 di Pensylvania Avenue? Ve lo dico io: E’ George W. Bush, “Presidente” degli Stati Uniti. Il Ladro Supremo in Capo. Un tempo i politici aspettavano di assumere la carica prima di diventare dei malfattori. Questo ci è arrivato preconfezionato. Ora occupa abusivamente un’area demaniale federale, c’è uno squatter nello Studio Ovale. Se vi dicessi che sto parlando del Guatemala ci credereste al volo, indipendentemente dal vostro credo politico, ma visto che questo colpo di stato è stato indebitamente avvolto nella bandiera americana, e vi è stato ammannito nel vostro rosso, bianco o blu preferito, i responsabili pensano di potersela cavare alla grande. E’ per questo che, a nome dei 234 milioni di americani tenuti in ostaggio, ho chiesto alla Nato di fare quello che hanno fatto in Bosnia e Kossovo, quello che gli Stati Uniti hanno fatto ad Haiti, quello che Lee Marvin ha fatto in Quella sporca dozzina: Mandate i Marines! Lanciate i missili SCUD! Portateci la testa di Antonin Scalia. Ho inviato una richiesta personale al Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan perché ascolti le nostre implorazioni. Non siamo più in grado di governarci da noi o tenere libere elezioni. Abbiamo bisogno di osservatori dell’Onu, di truppe dell’Onu, di risoluzioni dell’Onu!!! Cacchio, abbiamo bisogno di un Jimmy Carter!” Il sarcasmo di Michael Moore traspare fin dalla prima pagina di Stupid White Men, il suo libro di denuncia contro la discussa elezione di Bush, pubblicato poco prima dell’attentato alle Torri Gemelle del settembre 2002. Un libro scritto probabilmente di getto senza troppa attenzione alla sua dimensione letteraria, privilegiando, piuttosto, la parte giornalistica e documentaristica, un’analisi attenta e spietata di quella che qualcuno si ostina ancora a proporre come il massimo esempio di democrazia. Con lucido sarcasmo e disincantata ironia Moore non pretende di vincere il Nobel per la letteratura, “accontentandosi” dell’Oscar ricevuto per il film documento sulla vendita delle armi in Usa “Bowling a Columbine”, e la Palma d’Oro all’ultimo festival di Cannes per “Fahrenheit 9/11”, un altro atto d’accusa contro l’amministrazione Bush e i suoi legami con la famiglia Bin Laden, Ma non solo. Ad essere messo in discussione è tutto il sistema americano, senza distinzioni fra Democratici e Repubblicani quando si tratta di diritti civili violati, politiche ambientali disastrose, politica estera fatta a colpi di cannone, tragici intrecci fra politica e affari. Nomi, date, accuse circostanziate proposte senza nessuna timore di censura (per altro sempre minacciata e mai attuata), non teorie di fantapolitica ma un vero e proprio dossier sui vari governi statunitensi e le loro collusioni con le più importanti multinazionali, raccontato però con molta semplicità, come una chiacchierata fra amici che sanno molto. Perché il lavoro di ricerca di Moore è stato intenso e attento, e ha prodotto una documentazione accurata soprattutto per quanto riguarda il caso dei brogli elettorali, ma anche i devastanti effetti dei tagli al Welfare americano, con la conseguente catena di contrasti sociali in una nazione alla ricerca di sempre nuovi nemici da combattere in nome degli affari. Anche dei più sporchi. Un libro scritto quando Bush, appena eletto, veniva considerato poco più che il figlio scemo di papà George e non era ancora diventato, da Ladro Supremo in Capo, Capo Supremo, con le conseguenze che ora sono sotto gli occhi di tutti. Mai sottovalutare un avversario quindi, anche se si tratta solo di uno Stupid White Man.


stupid white men

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