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A Sciambere andreottiano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 26 giugno 2004

Oggi ci è venuta in mente una battuta che Andreotti pronunciò mentre era impegnato nel suo ennesimo mandato esplorativo per la formazione di un governo. L'eterno Giulio si trovò davanti alle telecamere, insieme al solito stuolo di giornalisti scendiletto, anche il compianto grifagno Emanuele Rocco che gli snocciolò una serie di domande sulle difficoltà (reali) che avrebbe incontrato. Rocco che era un giornalista molto preparato e tosto aveva letteralmente messo in barchetta Andreotti, che stretto al muro riusci a cavarsela con uno dei suoi colpi da maestro. Incassò le contestazioni in silenzio e poi esclamò: "Emanuè .. e fallo tu il Governo!" Sempre più spesso troviamo qualcuno che ci dice o ci scrive che il giornale è carino ma che purtroppo ci sono troppi errori di battitura, che si è vero arriviamo sempre prima degli altri, ma l'orario di uscita è variabile, che il sito è di norma veloce ma qualche volta rallenta etc. etc. etc. Ora di norma accettiamo di buon grado critiche e suggerimenti, ma quando siamo in periodi come questo, nel quale stiamo proprio a raschiare il barile del tempo e delle energie, talvolta ci scappa di interpretare questi suggerimenti come quelli di Bruno l'ormeggiatore, un ometto che faceva l'angolista al bar Roma, non giocava quasi mai e che a fine partita, pontificava sugli errori commessi da chi al contrario di lui vedeva solo 10 delle 40 carte. Giudizi che spesso risultavano così fastidiosi che una volta nostro padre, che probabilmente non era un gran giocatore, ma aveva un "fisico bestiale" ed una forza smisurata, disse al maestro angolista: "Bruno, se ti stiocchi torna qui, ti faccio passa' per occhio dalla finestra!" (Caro amico ti esorto a non sedermi di nuovo accanto poichè potrei anche sollevarti di peso e gittarti fuori attraverso la finestra aperta). E come Andreotti ci viene di rispondere: "Emanuè .. e fattelo te il giornale!"