La CGIL dell’Elba condivide l’impostazione che il presidente della Regione Toscana Martini ha dato alle questioni affrontate nell’incontro dell’8 gennaio tenutosi all’Elba tra Giunta Regionale,del Presidente della Provincia di Livorno, Sindaci e associazioni di categoria, in particolare per la questione rifiuti. La Cgil e La Cgil Funzione Pubblica, nella iniziativa che si è tenuta all’Elba il 28 giugno sulla questione dei servizi Elbani, avevano presentato le proprie proposte ponendole al confronto delle Istituzioni, purtroppo pressoché assenti e non disponibili al confronto, compreso il comune di Portoferraio, dimostrando, con poche eccezioni, scarsa sensibilità alla risoluzioni di problemi che riguardano da vicino i cittadini, i lavoratori ed i pensionati dell’elba. Ora è tempo che le amministrazioni Elbane si assumano le responsabilità che gli competono, confrontandosi con il sindacato e con tutte le rappresentanze della società Elbana. La CGIL dell’Elba e la CGIL Funzione Pubblica ritengono che debbano essere privilegiati gli strumenti oggi messi a disposizione dalla normativa regionale attraverso i quali si possono attivare ulteriori finanziamenti- la gestione associata dei servizi tra comuni – la normativa sulle Comunità Montane. Sui rifiuti in particolare e prima di arrivare a nuove emergenze estive è assolutamente necessario recuperare il tempo perso ( anche troppo a nostro giudizio). La CGIL e la CGIL Funzione Pubblica ribadiscono le proposte a suo tempo fatte: l’Azienda ESA quale Azienda di tutti i comuni elbani con la valorizzazione dei lavoratori del settore che possono dare con la professionalità acquisita un contributo fondamentale alla crescita ed alla qualificazione dell’azienda. L’elaborazione di un progetto complessivo e razionale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti elbani in cui siano date risposte chiare alle funzioni dell’impianto del Buraccio finalizzato alla selezione e al compostaggio dei rifiuti, lo sviluppo della raccolta differenziata anche mediante la realizzazione delle isole ecologiche, il rapporto con le altre aziende dell’ambito provinciale per lo smaltimento di quanto non sarà destinato alla discarica Elbana. Il coinvolgimento del Parco dell’arcipelago che deve essere chiamato a dare il suo contributo anche in termini di investimenti finanziari in quanto una efficace politica di raccolta e smaltimento risulta tra le sue competenze. Su questo ci aspettiamo un confronto con le amministrazioni.
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