Ripensare al movimento per la realizzazione della S.V.A.P.A.T. (Serenissima Venerabile ed Autonoma Provincia dell’Arcipelago Toscano) della serie: “Come Sindaci mediamente abbiamo fatto ride’ i topi, ma se ci date più potere con la Provincia saremo più bravi ( è capace che si fa ride’ anco i canguri)”, ripensare a ciò ci ha portato alla mente un episodio di un evento di tantissimi anni fa. Orbene in una isola a caso c’erano due amici di vecchia data uno dei quali era un imprenditore di un certo successo e di molte disponibilità, che si apprestava ad aprire una nuova attività. L’altro amico aveva all’epoca la cogente necessità di “sistemare” un congiunto e gli propose il suo nominativo come socio per la gestione della società in parola: “Te ci metti i quadrini e lui lavora” L’imprenditore non era per nulla convinto di questa soluzione però, andando parzialmente incontro alle necessità dell’amico assunse il caldamente raccomandato come dipendente dandogli anche molta autonomia nel lavoro. Per un certo periodo tutto sembrava filare d’incanto ma in sede di bilancio apparve chiaro che il “dipendente privilegiato” si era sputtanato una bella cifretta non esattamente a fini aziendali. L’imprenditore al momento ingozzò il rospo, doveva prendere delle decisioni, in altro caso avrebbe risolto il tutto con il più canonico dei calci in culo, ma c’era il suo amico e … Così preso il coraggio a due mani andò da questi un po’ per lamentarsi un po’ per essere aiutato nello sgradevole compito di rimuovere lo scialacquatore, ma dopo aver esposto i suoi argomenti si sentì rispondere: “Hai visto che hai sbagliato!? Cosa ti avevo detto ? Fallo socio no! Secondo te se era socio si metteva a mardola’ (asportare indebitamente cose o cifre) sul suo?”