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A Sciambere dei quesiti elettorali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 19 giugno 2004

C’è una questione che non è vecchia come il mondo, ma almeno vecchia come la democrazia, se sia cioè più dignitoso come risultato riportare 1 voto o 0 voti. I partigiani del “1 voto” osservano “Almeno un elettore gli ha dato fiducia”, ma gli zerovotisti replicano: “Non lo si può certo dire che si sia votato da solo!” Difficile schierarsi. E non e questo il solo quesito che pongono le consultazioni elettorali: un altro sicuramente è: “Perché vanno a votare quelli che poi votano scheda bianca?” Andare al seggio per votare scheda bianca per noi equivale ad apparecchiare di tutto punto la tavola e sedersi davanti ad un piatto vuoto perché si è deciso di digiunare, o peggio fare una lunga fila davanti alla cassa di un supermercato e dichiarare alla cassiera che non si è acquistato niente. Ma ancora più misterioso è, sempre a nostro avviso, perché mai ci sia gente che va a votare e poi annulla la scheda. Avendo in gioventù a lungo frequentato i seggi elettorali possiamo riferire di averne viste in sede di scrutinio di tutti i colori quanto a schede nulle, compreso (a proposito di colori) la riproduzione di un umano glande (uccello, non appartenente all’avifauna) che spiccava fortemente sul giallino della scheda in quanto realizzato (con pastelli a cera che l’artista si era evidentemente all’uopo portato dietro) nei tre colori della bandiera italiana. Un messaggio fortemente antinazionalista ma almeno esplicito. Però, con tutti i mezzi che ci sono per esprimere critiche anonime, perché prendersi la bega di arrivare al seggio e scrivere una scheda che Tizio è becco o Caio ruba? C’è da ammettere però, in chiusura che qualche volta il qualunquista che annulla la scheda riesce a farlo in modo spiritoso. Ad esempio una volta trovammo in una scheda una piccola banconota da 500 lire con su scritto: “Mangiatevi anche queste!”; in un altro caso l’annullatore si dimostrò volgare ma fine di spirito. I simboli sulla scheda erano dieci e il nostro aveva iniziato dalla lista n. 1 (il PCI) e aveva scritto nello spazio accanto:“merde”. Identica scritta aveva democraticamente posto accanto ai simboli delle successive liste fino alla n. 9 compresa, ma accanto alla decima, quella della DC trovammo scritto: “Questi poi!!!!”.


seggio 2004 fucsia

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