Le elezioni Europee avevano già mostrato un certo equilibrio, ma è con le Provinciali che Marciana Marina mostra di essere un paese spaccato esattamente a metà: 50,32% al centro-sinistra più Rifondazione e 49,68% al centro-destra più Socialisti di De Michelis. I Democratici di Sinistra si confermano di gran lunga il primo partito del centro-sinistra (21,97%) ma non riescono a superare Forza Italia (26,79%) solo per la sorprendente affermazione di Paolo Franceschetti che fa balzare i VERDI a 86 voti (8,9% per i verdi che hanno preso solo 27 voti ed il 2,7% alle europee), facendoli diventare il secondo partito del centro-sinistra e il quarto dopo DS, FI, AN. Un risultato sul quale sembrano aver pesato molto le indicazioni di esponenti locali di LEGAMBIENTE, associazione di cui Franceschetti fa parte. Comunque, dicono i DS Marinesi, il risultato è buono: tutte le ultime tornate elettorali per la Provincia avevano sempre visto presenti candidati PCI/PDS/DS abitanti a Marciana Marina (De Fusco, Mazzantini, Mazzei, Puppo) che avevano spinto il centro-sinistra oltre il 50%. 5 anni fa il centro-sinistra si presentava con addirittura 3 candidati abitanti a Marciana Marina (De Fusco per i DS, Mazzantini per i Democratici e Cacialli per il Partito Popolare) che fecero lievitare il centro-sinistra fino al 57%. Un dato irripetibile che il centro-destra definì drogato. Ma anche questa volta, senza la presenza di Marinesi in lista, il centro-sinistra più rifondazione riescono a sfondare a Marciana Marina quota 50%, dimostrando che erano infondate le speranze del centro-destra di una penalizzazione della Sinistra per aver sollevato la questione della Piazza della chiesa.
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