La Conferenza dei servizi tra Regione, provincia e Comune di Marciana ha approvato un Piano Strutturale che ridimensiona fortemente le esagerate previsioni del precedente Piano (oltre 600 nuove abitazioni). E’ un esempio di concertazione istituzionale che può dare buoni frutti. La Conferenza dei servizi ha fatto proprie le controdeduzioni del Comune di Marciana (nel verbale non risulta nessun parere di Provincia e Regione) alle 20 osservazioni presentate dai cittadini e da LEGAMBIENTE. Proprio le corpose e documentate osservazioni della più attiva associazione ambientalista dell’Arcipelago sono state analizzate con grande attenzione. Comune, Provincia e Regione hanno accolto alcune delle osservazioni di LEGAMBIENTE, rimandandole spesso ad una loro più puntuale definizione nel Regolamento Urbanistico. Di particolare interesse sono: L’assicurazione di opportuni vincoli sulle fasce costiere; La riduzione dell’impatto ambientale delle infrastrutture previste; L’inserimento nel regolamento Urbanistico di “ulteriori elementi di tutela ai fini di evitare edificazioni massicce” per le UTOE di Patresi Sant’Andrea, Procchio e Marmi; L’accoglimento dei vincoli previsti dal Sito di Interesse Comunitario (SIC) di Monte Capanne – Enfola e della misure di “Natura 2000” (direttiva Habitat dell’Unione Europea), che prevedono la valutazione di incidenza per ogni opera e concessione da rilasciare nel territorio interessato da queste norme di protezione comunitarie, nazionali e regionali. Un accoglimento di particolare rilievo perché pone rimedio alla clamorosa dimenticanza della presenza di un Sito protetto da norme comunitarie e censito da una legge Regionale e le cui misure ed obblighi, dopo l’autorevole pronunciamento della Conferenza dei servizi, dovranno essere necessariamente riconosciuti estesi anche ai Piani Strutturali dei Comuni di Campo nell’Elba e Marciana Marina il cui territorio ricade in gran parte nel SIC Monte Capanne – Enfola. La piena condivisione delle osservazioni di LEGAMBIENTE per una maggiore tutela del patrimonio storico ed archeologico che verranno inserite nel Regolamento Urbanistico. Le controdeduzioni sono invece lacunose e contraddittorie su altri argomenti sollevati da LEGAMBIENTE e da alcuni cittadini. In particolar modo per la zona di Procchio, vengono respinte alcune osservazioni che chiedevano più efficaci misure di salvaguardia pur scrivendo nel parere della Conferenza dei servizi che “l’Amministrazione si impegna comunque ed in ogni modo ad introdurre nuovi ed ancora più rigorosi elementi di tutela ambientali in sede di redazione del Regolamento Urbanistico” . “Siamo moderatamente soddisfatti del risultato ottenuto – dichiara Gian Lorenzo Anselmi, Presidente di LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano – La nostra battaglia ha portato all’annullamento di un Piano Strutturale che prevedeva una massiccia cementificazione, alla presentazione di un nuovo Piano frutto della concertazione tra Regione, Provincia e Comune che riduce le previsioni edificatorie e riconosce vincoli ambientali nazionali come il Parco e direttive Europee. Un fatto importante che si ripercuoterà anche sugli strumenti urbanistici di altri Comuni per i quali abbiamo fatto le stesse osservazioni. Ci sono scelte che ci lasciano ancora perplessi e contrari e molto viene rimandato al Regolamento Urbanistico, vigileremo perché gli impegni presi nella conferenza dei servizi vengano mantenuti”.
Marciana scorcio
s. andrea panorama marciana