Senatore Francesco Bosi Molto gravi le dichiarazioni dell'Onorevole Mussi e di Roberto Peria “Sono molto gravi le dichiarazioni dell’Onorevole Mussi e di Roberto Peria, candidato a sindaco del centrosinistra, a commento della spontanea manifestazione che si è tenuta a Portoferraio per esprimere solidarietà al Sindaco Ageno e per rivendicare l’orgoglio di appartenere e vivere all’Isola d’Elba. Sono molto gravi perché sottintendono un grave disprezzo nei confronti della sobria e tollerante espressione di sentimenti civili e popolari cui i dimostranti hanno dato vita. Se a queste dichiarazioni di Mussi si aggiunge il clima pesante che si è artatamente creato con martellanti azioni di mortificazione dell’Elba, dipinta come il luogo del malaffare solo per vili interessi di bottega elettorale, il quadro è completo, e misura tutta l’incapacità di questa sinistra di interpretare i reali interessi e sentimenti degli elbani. Gli accostamenti e le allusioni ad un presunto costume che si pretende di riferire a Palermo e Gioia Tauro sono offensivi e irriverenti, e sarebbero semmai da accostare ai condizionamenti delle consorterie di potere che la sinistra ha organicamente messo in campo per eliminare quella che una cultura egemonica ed intollerante considera un’anomalia politica di cui sbarazzarsi con ogni mezzo. PORTOFERRAIO-LA TUA CITTA' Inopportuni i giudizi negativi sulla manifestazione. A seguito dei commenti riportati dalla stampa locale sulla manifestazione spontanea di lunedi 7 giugno, Riccardo Nurra, assessore uscente alla Pubblica Istruzione del Comune di Portoferraio e candidato nella lista "Portoferraio:La Tua Città" a fianco di Giovanni Ageno, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione. "L’onorevole Mussi (DS) - commenta Nurra - dà un giudizio negativo sulla manifestazione di solidarietà svoltasi a Portoferraio e la paragona con quelle di Palermo , mentre il candidato a sindaco del centrosinistra Peria fa il duetto con lui dichiarandola inopportuna." "A parte che l’onorevole - continua Riccardo Nurra - dovrebbe spiegare meglio la similitudine fra quella svoltasi qui e le manifestazioni di Palermo, né Mussi né Peria si sono resi conto, o forse si , che in questo modo hanno offeso e cercato di umiliare tutti coloro che hanno ritenuto giusto e opportuno manifestare per sollecitare tutti gli Elbani a non abbattersi e a non rassegnarsi di fronte a giudizi esterni che vorrebbero far credere l’Elba una terra di malavitosi, distruggendo un’immagine, ricordata nel messaggio della signora componente del comitato spontaneo, di un popolo mite laborioso e ospitale (anche troppo)" . " Il Comitato spontaneo organizzatore della manifestazione - precisa poi l'assessore uscente - ha sottolineato con forza la non strumentalizzazione dell’incontro ed il comportamento dei manifestanti silenziosi e senza simboli ne è stato una prova." " Lo strano è che altre manifestazioni, ben più rumorose e più marcatamente di parte siano state nel passato benedette proprio da quei politici. Ce n’è di che meditare - conclude Riccardo Nurra - per un eventuale prossimo futuro, quando il manifestare in genere potrebbe diventare di norma almeno inopportuno." PORTOFERRAIO DOMANI Dai partecipanti "politici" alla Fiaccolata sono giunti intollerabili attacchi all'operato della Magistratura e delle Forze dell'Ordine Le vicende giudiziarie che stanno interessando l’ Elba e Portoferraio richiedono senso della misura da parte di tutti, cittadini e forze politiche. Fin da subito, sia come Lista PORTOFERRAIO DOMANI che come forze che sostengono Roberto Peria quale Candidato a Sindaco, abbiamo chiesto che nessuno utilizzasse a fini politici quanto stava avvenendo a Portoferraio. Per quanto ci riguarda è ciò che abbiamo fatto; non così si può dire di alcune interviste passate in TV e della fiaccolata di lunedì sera che, pur presentandosi come “umanitaria”, si è colorata inevitabilmente di significati politici, il più grave dei quali riteniamo sia l’implicita critica all’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine. Per questi motivi di rispetto istituzionale, ed auspicando una rapida conclusione delle indagini, abbiamo scelto fin da subito di continuare con le iniziative elettorali, trattando gli argomenti concreti che riguardano la vita quotidiana degli abitanti di Portoferraio. Antonio, Tommaso, Stefano Con estrema franchezza, abbiamo trovato di "cattivo gusto" l’affermazione dell'on. Mussi Egr. Direttore Con estrema franchezza, abbiamo trovato di "cattivo gusto" l’affermazione dell'on. Mussi (letta sul Suo giornale) allorché dice ”cortei così li ho già visti a Palermo”. Crediamo che con quella brutta frase abbia maldestramente offeso due popoli: 1) i palermitani (gente stupenda); 2) i portoferraiesi (altrettanto stupendi) che, in maniera spontanea come noi, hanno partecipato alla fiaccolata. Mai come in questi casi l’ironia è d’obbligo: evidentemente credeva ancora di stare nel suo “feudo”, dove tutto quello che dice viene sempre accettato come la verità assoluta. Ci consentirà un'ultima pacata riflessione: siamo rimasti un pò delusi anche dal comportamento del sig. Peria, persona rispettabilissima ma - a nostro modesto parere - in questa occasione faceva molto meglio a tenere un più che dignitoso silenzio, al posto di dare man forte alla “caduta di stile” del suo potente alleato: ne usciva sicuramente meglio. ELBAREPORT Le nostre considerazioni Abbiamo di raccolto di persona la dichiarazione dell’Onorevole Fabio Mussi ed abbiamo seguito per dovere di cronaca la manifestazione. Permetteteci di notare come molte delle analisi proposte risultino piuttosto viscerali e frettolose: Mussi, che a Palermo ha lavorato, in anni in cui da quelle parti si sparava ai politici, ha detto di aver visto cose del genere a Palermo, intendendo sicuramente fare un accostamento con certi meccanismi che scattano quando qualcuno si riconosce in una autorità “altra” rispetto allo Stato, sfocino o no essi in fenomeni dichiaratamente mafiosi. Non si può negare che a Palermo esista la mafia, senza per questo offendere i palermitani onesti, lavoratori etc. La sera della fiaccolata abbiamo potuto constatare che la partecipazione di molti soprattutto semplici cittadini era davvero commossa per questo ci siamo doppiamente preoccupati: abbiamo avuto la netta sensazione che un certo numero di cittadini riconoscesse superiore l’autorità del loro datore di lavoro rispetto a quella della Magistratura, che essi si riconoscessero più nel loro capo carismatico che non nello Stato che si avvale degli strumenti del diritto. Questo è il primo passo verso lo sganciamento tra la democrazia ed un potere parallelo. Si potrà obbiettare che la fiaccolata era per solidarietà verso persone per le quali esiste la presunzione di innocenza, proprio per questo non occorrevano le fiaccole. In uno stato di diritto ci pensa il codice a proteggere gli imputati da frettolose condanne. Abbiamo notato persone che in buona fede e probabilmente senza neppure molta coscienza hanno difeso il loro “capo”, che hanno sfilato da dipendenti prima che da cittadini potenzialmente danneggiati dalla condotta di amministratori e imprenditori. Da sudditi più che da cittadini sovrani, per dirla con Don Milani. Ma abbiamo visto purtroppo pure altro come "tifoserie silenziose" del centrodestra giunte dai paesi e dai contadi elbani, assolutamente fuori luogo. Abbiamo visto rappresentanti delle istituzioni pubbliche, alcune ancora interessate da altre inchieste della Magistratura (e che anche per questo avrebbero, per una questione se non altro di stile restarsene a casa) partecipare ad una iniziativa che, si ha un bel dire, era sostanzialmente critica rispetto all'operato del P.M. Pennisi e del GIP Lombardi. Dire che si ha fiducia nella Magistratura e partecipare a queste manifestazioni o sostenerle a posteriori, ancor più essendo non semplici cittadini ma uomini pubblici è un esercizio di pura politica ipocrisia.
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