Incidente diplomatico tra la lista di Giovanni Ageno e quella capeggiata dal ex Vice del Sindaco uscente Giuliano Fuochi, per una questione di uso degli spazi d'affissione. Tutto è iniziato il 3 Giugno quando i supporter di Fuochi al mattino hanno trovato i manifesti che avevano appeso la notte precedente staccati. I manifesti in qustione si trovavano sugli spazi della propaganda indiretta alle comunali dal n. 1 al n. 5 che erano stati assegnati a Forza Italia su richiesta degli esponenti locali degli Azzurri. Chi aveva formulato la richiesta (Gasperini e Giudicelli) appoggiava la Lista di Fuochi che ne rivendicava la titolarità. Sull'altro fronte partendo dal principio che gli spazi erano stati assegnati a Forza Italia, e che Ageno godeva dell'investitura del vertice regionale della Casa delle Libertà, si riteneva opportuno ugualmente occuparli. E su alcuni di questi venivano (pare il 7 Giugno) effettivamente affissi i manifesti de "La tua citta'" Il giorno successivo i concorrenti di Ageno segnalavano quella che ritenevano una violazione dei loro diritti al Segretario Comunale che incaricava i Vigili Urbani di controllare e documentare fotograficamente la irregolare affissione. Successivamente anche l'ufficio elettorale del comune esprimeva una valutazione favorevole alla parte di Fuochi. Titolare degli spazi doveva considerarsi la coalizione appoggiata da coloro che avevano avanzato le richieste. E della rimozione dei manifesti indebitamente appesi, nel pomeriggio dell'8 Giugno si incaricava direttamente, aiutato da qualche altro esponente della lista, il Vicesindaco Novaro Chiari che era notato da diversi cittadini perplessi, togliere dai tabelloni i manifesti della sua lista. Qualcosa di assolutamente bizzarro ed inspiegabile per chi (in pratica tutti i cittadini o quasi) non conosceva i termini della complicata vicenda.
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