“Se vogliamo mettere in relazione davvero sinergica la dimensione fiscale con quella turistica, l’ipotesi di applicazione della tassa di scopo, avanzata a più riprese dalla Giunta regionale della Toscana, va respinta risolutamente. Questa sarebbe niente altro che la reintroduzione di un balzello, la tassa di soggiorno, riproposto a distanza di anni dalla sua soppressione, che penalizzerebbe la nostra economia, gravando su turismo, imprese ricettive, ristorazione, esercizi commerciali; proprio nel mezzo di una congiuntura che dall’11 settembre 2001 si è fatta sempre più preoccupante nei segmenti strategici dell’economia toscana”. Questo uno dei principali concetti espressi dal Vicepresidente del Consiglio regionale Leopoldo Provenzali nel saluto inviato al convegno organizzato da Federalberghi Toscana sul tema “Fiscalità locale e sviluppo turistico”. “Il concetto di federalismo fiscale” – ha proseguito Provenzali - “è l’elemento di collegamento determinante fra materia istituzionale e dimensione economico-produttiva e finanziaria. Due mondi che devono necessariamente coesistere per la crescita della collettività, là dove una diversa e migliore articolazione dell’ organizzazione delle istituzioni centrali e periferiche deve accompagnarsi ad uno sforzo di agevolazione alle diverse realtà produttive”. “L’approccio al settore turistico” – ha concluso Provenzali – “deve essere quindi completamente ripensato. Il comparto deve essere inteso come volano, motore attivo di sviluppo e non come oggetto passivo sul quale gravare per imporre nuove tasse”.
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