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Invece di A Sciambere: Firme e Fiaccole

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 05 giugno 2004

Per la dignità di questa città, per il rispetto che si deve alle istituzioni della Repubblica, nell’interesse della Giustizia e degli stessi indagati, speriamo che la cosiddetta “fiaccolata” a sostegno delle famiglie degli arrestati per i fatti portoferraiesi non abbia luogo. Gli amministratori portoferraiesi ed i loro presunti correi sono stati accusati di aver compiuto gravissime violazioni di legge, le indagini relative alla loro condotta sono durate mesi e, soltanto da quanto trapela dalla lettura dei primi stralci dell’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari , è chiaro che si sono sviluppate sia attraverso esami documentali, sia mediante l’uso di strumenti tecnologici avanzati, ed hanno visto all’opera decine e decine di agenti di Polizia, diversi magistrati. Gli errori o le valutazioni inesatte (anche collettive) degli eventi stanno nella natura umana, su questo principio e su quello che ne scaturisce (tutti sono innocenti fino a prova contraria) possono appuntarsi le legittime speranze di una positiva soluzione di questa vicenda per i carcerati. Ma sarebbe poco serio (da parte di chiunque) non considerare che di norma chi assume un provvedimento di una tale gravità (come l’anche temporanea privazione della libertà), per di più nei confronti di persone che hanno un importante ruolo sociale, non lo fa certo a cuor leggero, e non lo fa se non ha pesantissimi argomenti da porre sul piatto della bilancia. Nei paesi civili non si fa il tifo né a favore, né contro la magistratura e gli organizzatori hanno un bel dire che la manifestazione “non vuole essere un gesto polemico, ma solo un segnale all’immagine dell’Isola d’Elba che è stata appannata dai recenti fatti e scandali giudiziari” (che significa?), la loro manifestazione verrà letta comunque come una contestazione dell’operato dei Magistrati. Nei paesi civili si fanno manifestazioni a sostegno dei rapiti agli affetti familiari dai mafiosi, dai fondamentalisti, dai terroristi di ogni risma e sedicente colore, non di chi è carcerato con tutte le garanzie di legge e per serissime ragioni. Nei paesi civili gli uomini di governo non solo si guardano bene dall'intervenire nelle indagini giudiziarie ancorchè riguardanti persone lor vicine, ma curano anche di non fomentare condanne o assoluzioni in piazza, con invasioni di campo intollerabili. Contiamo che prima o poi anche questo torni ad essere un paese civile e normale.


pennisi pm roberto

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