Se è vero che ieri hanno arrestato (almeno) un sindaco, un assessore, una dirigente comunale, se è vero che sono stati arrestati per associazione a delinquere e scambio di voti, secondo le accuse di un sostituto procuratore della Repubblica controfirmate da un Gip, se è vero (almeno) questo, noi non domandiamo alle persone della giunta di fare un gesto simbolico come quello di dimettersi. No, noi domandiamo ai superstiti della giunta decapitata, del sindaco arrestato, perché ieri, dopo la riunione dei capigruppo, non hanno convocato anche una conferenza stampa per dire cosa pensavano, ma soprattutto per rispondere alle domande dei cronisti, a cominciare da quelle sulla posizione di chi amministra, ed è parente o affine di intestatario di concessione per prima casa, argomento ben presente nell'inchiesta della magistratura. E tutto l'altro. Ieri i cronisti hanno dovuto lavorare davvero molto per riuscire a informare nella maniera più completa possibile i lettori, perché, nel non convocare conferenze stampa, gli assessori ancora in carica di Portoferraio erano in compagnia del Comando dei Carabinieri di Livorno, che si è limitato ad uno stringato comunicato (un po' poco per un caso di risonanza nazionale) mostrando sicuramente una minore attenzione rispetto ad altre vicende. Lasciateci (almeno) domandare.