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Controcopertina: Reazioni agli arresti di Portoferraio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 02 giugno 2004

EMERGENZA LEGALITA' di Roberto Della Seta Presidente di Legambiente "Trovare soluzioni politiche oltre che giudiziare per uscire dalla grave emergenza legalità nella quale è piombata l'isola d'Elba". E' quanto sollecita oggi Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, dopo aver appreso dell'arresto del sindaco di Portoferraio Giovanni Ageno e di altri imprenditori e amministratori del comune dell'arcipelago toscano. "E' evidente che all'isola d'Elba l'illegalità soprattutto nell'urbanistica e in quello dell'inquinamento degli appalti - ha continuato Della Seta - non è più un caso isolato, ma diretta conseguenza di un decadimento che si sta impossessando di istituzioni diverse, coinvolgendo anche esponenti delle Istituzioni. Come non pensare ad esempio all'altra grande inchiesta avviata dalla procura di Genova, anche grazie alle segnalazioni di Legambiente e Italia Nostra, che riguarda una miriade di reati connessi a una serie di insediamenti edilizi in note località dell'isola. Inchiesta che coinvolge due prefetti, un giudice, amministratori, imprenditori e tecnici". "Bisogna bloccare questa tangentopoli elbana - ha concluso Della Seta - saranno senza dubbio importanti gli accertamenti della magistratura, cui va riconosciuto l'indubbio merito di aver tolto il velo da una serie di affari e di intrecci perversi. Ma sarà altrettanto importante promuovere un rinnovamento complessivo nell'arcipelago che ridia credibilità alle istituzioni, garantisca la trasparenza delle scelte, cancelli il malaffare". "E' un nuovo colpo all'immagine dell'Elba - dice Umberto Mazzantini di LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano - occorre mettere insieme tutte le energie sane dell'isola per dare il segno preciso di una svolta, uscendo dalla palude dell'urbanistica usata come strumento per raccogliere consenso che caratterizza molti dei Piani Strutturali elbani. Un nostro slogan dice "legalità per un'isola di qualità", perchè siamo convinti che questa non è l'isola del malaffare ed è tempo di far conoscere le qualità e le bellezze dell'Elba e le capacità che non mancano ma che sono offuscate da questa ormai interminabile sequenza di scandali". ISTINTO PREDATORIO di Fabio Mussi V.Presidente della Camera All’Isola d’Elba in questi anni la destra, che ha simulato una finta isolanità, ha mostrato il suo volto peggiore: incompetenza e istinto predatorio. Ma l’Elba ha una grande storia democratica. Ora è il momento del riscatto, che è possibile solo attraverso una profonda svolta politica. I primi valori da rispettare sono legalità, trasparenza, correttezza, cura degli interessi comuni. Dopo, si potrà guardare con fiducia al futuro. INTRECCI PERICOLOSI di Mario Ricci-Rifondazione Comunista Toscana Gli arresti disposti dalla Magistratura livornese nei confronti del Sindaco di Portoferraio, di un assessore, del dirigente dell’ufficio tecnico e di importanti imprenditori, non sono altro che l’ultimo atto di una serie di inchieste che hanno coinvolto le amministrazioni pubbliche dell’Isola d’Elba. Non possiamo che esprimere profonda preoccupazione per una vicenda che, nell’approssimarsi delle elezioni, allontana i Cittadini dalle Istituzioni e dalla politica. Questi intrecci pericolosi sono stati più volte denunciati nelle sedi istituzionali, dal nostro Partito e dai nostri rappresentanti, proprio per questo questi ultimi sviluppi non ci sorprendono. Contro l’illegalità diffusa nella cosa pubblica la società civile ed i movimenti portoferraiesi hanno dimostrato di saper reagire unendosi assieme alle forze politiche del Centrosinistra in una battaglia per la realizzazione di una vera democrazia partecipata. Esprimiamo la piena fiducia nell’operato della Magistratura ed auspichiamo che, in tempi brevi, si faccia luce su tutti gli aspetti dell’intreccio pericoloso tra affari e politica che mina la vita democratica elbana. LA BUFERA GIUDIZIARIA di Mario Lupi Presidente Verdi di Toscana La bufera giudiziaria che si è abbattuta su Portoferraio coinvolgendo i massimi livelli istituzionali , è, anche per i pesanti capi di imputazione, di una gravità assoluta. Nell’ esprimere piena fiducia nell’ azione della Magistratura, auspichiamo una rapida conclusione delle indagini. La necessità di ricostruire concretamente, con l’ esempio del buon governo e della trasparenza amministrativa, il rapporto di fiducia tra cittadini e Istituzioni, deve essere l’ impegno primario, in tutta l’ Elba, delle forze democratiche e dei singoli cittadini. SCONFITTI di Robi Veltroni Mi viene da chiedermi perché? Perché un agiato professionista al termine della sua carriera, sia nel giusto che nell´errore, esponga se stesso e la sua famiglia a tali rischi. Quale può essere il compenso occulto, la voglia celata, o il necessario utile per poter rischiare tutto ciò. Caro Rossi, veder portar via una persona è triste, sempre! Immaginare trame losche e sconsiderate, e per questo rodersi dentro, è la vita che ci tocca di vivere. Ma associare un nome ad un crimine è il materializzarsi della vergogna e dell´insuccesso di un uomo e della sua vita. Allora mi chiedo perché ci si esponga a tali rischi proprio quando la vita ti ha riservato il giusto e ti sei guadagnato la tranquillità. Vedere un uomo portato via o anche immaginarselo è la sconfitta di tutti. E´ la sconfitta di chi ha creduto nella persona, è la sconfitta per chi è stato amministrato da quella persona, è la sconfitta per chi credeva di dover chiedere quanto gli spettava di diritto. E´ la sconfitta di una terra che il dio denaro ha asservito a se stesso e a chi con lui si smista le golden share dell´affaire elbano. Mi ricordo una scena di "Un eroe borghese": il maresciallo della finanza Novembre e il liquidatore Ambrosoli se ne stavano nell´oscurità delle stanze del Banco Ambrosiano e, ormai stanco e con l´aria sconfitta, il professionista milanese scorge il finanziere chino su una carta. Il militare, conscio dei suoi propri limiti nella conoscenza del mondo dell´alta finanza aveva preso un appunto di tutte le società di Sindona e le aveva legate una ad una evidenziando gli oggettivi collegamenti insiti in un domino finanziario dalle caratteristiche vergognosamente mafiose. Il domino elbano sarebbe anche facile ricostruirlo, basta la Kermesse preelettorale per vedere la vigoria dimostrata nella difesa l´abbarbicamento allo scranno. Chissà, immaginarsi un diagramma di flusso, con i comuni, i parchi, gli enti, con i nomi, gli incroci, le concomitanze, gli intrecci e le tremila coincidenze, gli interessi incrociati e quelli in conflitto, che ci accompagnano sempre e ovunque nella vita di tutti i giorni, e quella sorta di impunità strisciante che ancora una volta rende inutile l´onesto vivere. Sconfitti, Rossi, ancora sconfitti! Ecco cosa siamo.


carabinieri arresto ageno 4

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