Passano le ore e l'Elba inizia a reagire alla terribile mazzata che ha ricevuto all'alba del 1° Giugno, lo fa con le prime dichiarazioni dei politici locali tutte venate di forte imbarazzo, preoccupazione e tutte improntate alla massima prudenza. Più decisa la reazione di Fabio Mussi che va giù duro: "La Destra , che ha simulato una finta isolanità, all'Elba ha mostrato il suo volto peggiore: incompetenza ed istinto predatorio - il Vice Presidente della Camera dei Deputati e deputato del collegio 29, in merito all’inchiesta giudiziaria che ha portato all’arresto del sindaco di Portoferraio, e degli altri ha prosegiito - Ma l’Elba ha una grande storia democratica. Ora è il momento del riscatto, che è possibile solo attraverso una profonda svolta politica. I primi valori da rispettare sono legalità, trasparenza, correttezza, cura degli interessi comuni. Dopo, si potrà guardare con fiducia al futuro". E con il passare delle ore si delineavano i ruoli dei personaggi: si scopriva che i magistrati avevano individuato nell'imprenditore Tiziano Nocentini il capo dell'Associazione creatasi per fini delittuosi. Ed emergeva anche che tra gli indagati per reati connessi, c'erano anche i Fratelli Enrico e Beppino Cioni gli imprenditori che pressavano per il contestato acquisto dell'area delle Ghiaie, che hanno subito all'alba una perquisizione.