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A Sciambere della corruzione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 30 maggio 2004

Ci becca per caso in ufficio, dove non dovremmo essere in quanto siamo a riposo, ma da dove siamo passati per recuperare un documento. Facciamo buon viso a cattivo gioco, la persona non ci è mai stata simpaticissima, la facciamo accomodare. "Certo che fa caldo quì .. senza condizionatore? Roba da matti, come fai a resistere l'estate? ..." Mena il can per l'aia per un bel tratto, ricorda di quando andavamo a scuola insieme (ma in classi diverse) si interessa se nostro figlio, che non vede più da tempo, si è sposato e dove lavora (affigliolandoci evidentemente un nipote, visto che abbiamo solo femmine) e si decide ad affrontare il de cuius solo quando ci nota dare un'occhiata all'orologio da polso. "Ma non ti voglio far perdere tanto tempo ..." e passa a parlare del suo rampollo di cui magnifica le doti di indefesso lavoratore, buono d'animo e di pronta intelligenza. "Solo sai .. un giorno o l'altro dovrà anche mettere su casa .. insomma gli ci vorrebbe un posto.. tipo in Comune" Segue un silenzio di qualche secondo e poi chiarisce. "Ho visto che ti sei messo in lista .. io lo sai non so' mai stato dalla tu' parte ma il voto te lo darei anche.. in fondo sei una pewrsona per bene (in fondo??) e come si dice una mano lava l'altra ..." Siamo torturati da un dilemma "Lo mando in culo oppure lo mando in culo?" Optiamo per la terza via, reprimiamo il disgusto e gli diciamo che si è sbagliato, che non siamo in lista. Stupefacente, la sua delusione dura solo qualche secondo, si riattiva quasi immediatamente, cambia discorso saluta e se ne va sicuramente a parlare con un altra persona (in fondo) per bene di una qualsiasi lista.