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Controcopertina: Le spiagge portoferraiesi tra rifiuti e miracoli della natura

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 30 maggio 2004

Riceviamo dal Circolo di Legambiente dell'Arcipelago Toscano (che si conferma ancora una volta come il più attento dei soggetti operanti sul territorio insulare sul fronte della salvaguardia ambientale) uno "stringato" reportage fotografico dedicato alla situazione di due spiagge portoferraiesi: La Padulella, sulla costa Nord , ormai spiaggia "cittadina", assediata da vecchie e nuove cementificazioni, e Le Prade - Schiopparello sul lato Sud del golfo portoferraiese dove si assiste ad un evento biologico di eccezionale valore scientifico. Sono foto che paradigmaticamente gli ambientalisti elbani producono per evidenziare da una parte l'incuria, l'ignoranza e l'inefficacia dell'azione di controllo da parte di chi di dovere, dall'altra la potenza rigeneratrice di una natura isolana che non si arrende, che combatte contro gli insulti che le vengono portati, rispondendo con spettacoli stupefacenti, anche questa è l'Elba, l'Italia che resiste. Rifiuti e ruggine alla Padulella Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una allarmata segnalazione sullo stato della spiaggia della Padulella, nel Comune di Portoferraio, alcuni cittadini ci descrivevano l’abbandono della strada e della scalinata di accesso che parte dalla ex pensione Padulella e la presenza di rifiuti e macerie lungo il percorso e sulla spiaggia. Le macerie sono presenti, ma quelle che abbiamo visto di fianco al sentiero si riferiscono a cantieri in corso e speriamo vengano tolte con la chiusura dei lavori, la spiaggia e il sentiero sembrano essere stati ripuliti di recente e le ghiaie bianche sono state livellate con un mezzo meccanico che ha creato un accumulo sul lato occidentale della spiaggia (vedi foto allegata), quindi la situazione pare migliorata rispetto alla segnalazione, ma non del tutto: proprio alla fine della scalinata, a sinistra verso il mare e la scogliera si aprono una spaccatura nella roccia bianca occupata da spezzoni di metallo arrugginiti e pericolosi ed una piccola caverna che è diventata ricettacolo di rifiuti (vedi foto). Una spiaggia bella e frequentata come quella della Padulella non merita un simile affronto, invitiamo l’Amministrazione Comunale ad intervenire per rimuovere i rifiuti. A Schiopparello le olive del mare La foto mostra una situazione non molto comune alle nostre latitudini, almeno con questa abbondanza: la battigia della spiaggia di Schiopparello/Le Prade è letteralmente invasa da strane “olive” e da “petali” verdi. Dopo l’eccezionale fioritura segnalata da biologi e subacquei la Posidonia Oceanica ha finalmente fruttificato e lo ha fatto in maniera massiccia. Quella che all’Elba quando spiaggia viene chiamata erroneamente “Alga” o “Aliba”, ma che è una vera e propria pianta, una Fanerogama marina endemica del Mediterraneo, con radici, fusto, foglie, fiori, semi e frutti e riproduzione sessuale. La maturazione del frutto di Posidonia, detto anche “oliva di mare” si ha dopo 6/9 mesi dalla fioritura, arrivato a maturazione il frutto si stacca dalla pianta madre e galleggia sulla superficie dell’acqua grazie all’involucro esterno (pericarpo) poroso e ricco di sostanze oleose. Il frutto viene trasportato dal vento e dalle correnti anche molto lontano dalle praterie originarie. La germinazione avviene dopo che, con la rottura del pericarpo, il seme cade sul fondo dove trova condizioni favorevoli per dar vita ad una nuova pianta. Le immagini attestano un fenomeno già descritto dal noto sub portoferraiese Amore e sono il segnale della salute delle praterie di posidonia, così importanti per contrastare l’erosione delle coste, per l’ossigenazione delle acque e per l’intero ciclo della vita marina del Mediterraneo.


Padulella rifiuti 1

Padulella rifiuti 1

Padulella rifiuti 2

Padulella rifiuti 2

Posidonia frutti

Posidonia frutti