Rinviato a giudizio per truffa, così ha deciso il Giudice per le Indagini Preliminari di Livorno Dottoressa Sandra Lombardi in ordine al caso del Signor Jachen Gaudenz, ex consulente del Comune Portoferraiese con il compito di occuparsi della complessa partita dei Rifiuti Solidi Urbani. "L'ottavo assessore" lo chiamava scherzosamente qualche dipendente in Comune, che appaiava il Gaudenz alla Signora dell'Urbanistica Nostra Sandra Maltinti per sottolineare la copertura di un ruolo di consigliere molto particolare del Sindaco Ageno e del grando di considerazione da parte del Primo Cittadino. Per sua sfortuna Gaudenz aveva convinto infinitamente meno delle sue doti e capacità l'opposizione che in particolare, con Giovanni Fratini e Daniele Palmieri, contestava pressochè ogni aspetto del rapporto tra il Gaudenz e l'Amministrazione: l'entità della lauta tariffa, quella delle spese per traferte, la continuità di fatto delle prestazioni che collidevano con lo status di prestatore occasionale d'opera, i titoli professionali accampati dal consulente. E proprio nell'aula consiliare portoferraiese fu mossa al Gaudenz un'accusa pesantissima, quella di reso delle false dichiarazioni nella stesura del curriculum vitae (sulla base del quale il Comune avrebbe dovuto procedere alla instaurazione del rapporto). Due in particolare erano le contestazioni: la inesistenza di un rapporto di consulenza alla Comunità Montana (formalmente smentita dal Segreatrio dell'Ente) ed un altro incarico ricevuto da un noto docente di criminologia dell'Ateneo Romano (che interpellato non solo dichiarava di non aver mai conosciuto il Gaudenz, ma sporgeva pure contro di lui querela. Ma lo studio legale fiorentino che assisteva il consulene, replicava che i documenti esistevano e che il caso non si poneva. Non erano evidentemente dello stesso avviso i Carabinieri della Compagnia Portoferraiese che perquisivano il domicilio del Gaudenz acquisendo una grande volume di documentazione cartacea, era un segno certo della esistenza di un'indagine a carico del consulente. Lo scontro politico andava avanti diversi mesi e il Gaudenz continuava a "consulare", nonostante gli ammonimenti dell'opposizione al Sindaco. Poi finalmente il rapporto cessava, e del "causo Gaudenz" si perdevano le tracce, fino all'annuncio di giovedì 27 maggio. E Giovanni Fratini, che era stato il più spietato "marcatore" del signore dal teutonico nome ci rilasciava una laconica (ed ironica) dichiarazione: "Mi rallegro del fatto che il GIP abbia iniziato a darci ragione, spero che l'Amministrazione Comunale abbia pensato di tutelare il suo interesse, dando incarico ad un legale". Già perchè se la truffa verrà acclarata (siamo solo alle soglie del processo di primo grado) la parte danneggiata sarebbe lo stesso Comune Portoferraiese che non potrà esimersi dal partecipare al dibattimento giudiziario.
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