C’eravamo proprio sorpresi a leggere la presa di posizione del WWF e della LIPU sull’eolico a Tambone: prima, perché due associazioni ambientaliste che vanno contro l’energia rinnovabile sono il massimo; ma soprattutto perché, riguardando il territorio campese, eravamo stupiti che la firma non fosse quella dell’eclettico Gimelli. Perché il 99% degli interventi del WWF nostrano riguarda l’orizzonte culturale e esistenziale del sullodato, ovvero Marina di Campo fino ai Marmi, con particolare riferimento al giardino di casa sua e zone limitrofe. L’intervento di oggi chiarisce tutto. Il WWF, infatti, è un’organizzazione seria e meritoria; e la LIPU un’associazione gentile. Sono impegnate in campagne importanti a dimensione mondiale, e hanno sensibilizzato ed educato le ultime generazioni alla attenzione ambientale. Poi c’è il Gimelli, che purtroppo noi conosciamo solo attraverso i suoi interventi pubblici, ma che ci immaginiamo perennemente affacciato al muretto del suo giardino a guardare chi gli sciupa il panorama. E siamo quasi certi che da quel muretto si vede Tambone, e che l’eventuale collocazione delle torri per l’energia eolica gli deprezza la casa. Ognuno tiene i guai suoi, dicono a Napoli: e così il WWF si ritrova contro l’energia eolica (da fare solo nelle zone brutte, tanto…). Sull’eolico non sappiamo cosa dire, anche perché abbiamo la buona abitudine di far parlare gli esperti, e non di andare a gusto nostro: lì per lì ci pare un’idea grandiosa, ma attendiamo gli eventuali pareri degli organi istituzionali, sovrintendenze comprese, e ci adegueremo. Il giudizio insensato e volgare del supervicepresidente vuvvueffino sul nostro Beneforti si spiega con quanto si diceva sopra: Gavassa è oltre i Marmi, mentre il Cicino sta nel giardino (esteso) del Gimelli, ed è chiaro che gli dà più noia, e lo vorrebbe levare. Non è il solo, all’Elba, a ragionare (?) così. Ma non è una scusante.
Primula Rossa Fiori Piante