Chi non conosce Mario Papi di Marciana Marina prima di tutto è astemio (e quindi a nostro avviso si priva di un piacere della vita), ma poi si perde battute fulminanti racconti pescati nel repertorio umoristico della cultura di un popolo in cui Mario è proprio profondamente immerso. L’altro giorno ragionavamo delle rivalità ed alleanze paesane isolane delle eterne disfide tra Marcianesi e Pugginchi, tra capoliveresi e lungonesi (o Vaporini) tra Riesi del Coccolo in su e quelli del Coccolo in giù sempre in eterna lite tra di loro ma capaci di saldarsi come ossi con le Mardole del Cavo in una santa alleanza contro i Feraiejesi Bottinai (trasportatori di liquami cloacali) che però sono i naturali alleati dei Sampieresi contro gli odiati compaesani “Scivolati” giù al Porto di Marina di Campo, mentre i marinesi non hanno bisogno di litigare con altri visto che litigano già abbastanza tra di loro. E’ allora che Mario è arrivato giusto in tempo per raccontarci di un confronto dialettico (probabilmente inumidito da succo d’uva opportunamente fermentato) che si svolse tra un Sampierese e un Santilariese, due borghi antichi e dirimpettai. Avvenne che il Santilariese forse più ricco di argomenti o probabilmente più adatto a reggere la libagione stava avendo la meglio sull’antagonista, ma pur squassato dai fendenti inimici il soccombente raccolse le forze residue e riuscì a disarcionare il rivale con un ultimo disperato colpo dicendogli: “Ma statti zitto tu che vieni da un paese dove non ci quaglia nemmeno la neve!” e l’altro tacque sconfitto perché in effetti a S.Ilario che pure è collinare quanto S.Piero la neve si solidifica a terra (quaglia) molto più facilmente. Così ricordando il racconto di Mario Papi, l'altro giorno a sentir parlare di Provincia Autonoma dell’Arcipelago Toscano ci era venuta voglia di dire: “Ma statevi zitti, che qui nemmeno un comune unico ci quaglia!”