Agli elettori elbani Mi permetto di introdurmi nelle Vostre case, in punta di piedi, per sottrarvi alcuni istanti del Vostro tempo. Ho ben presente quanto possiate essere stanchi e sfiduciati dell’attuale politica, mirata esclusivamente alla conquista del voto e che finisce per svuotare quel voto del proprio significato politico e storico. Il mio è un appello alle coscienze, ai valori, alle nostre radici elbane. Il prossimo 12 e 13 giugno saremo chiamati a rinnovare le fila del Parlamento Europeo: un’istituzione in cui si giocheranno le sorti di un’ Europa nuova, a 25 stelle, estesa, dal primo maggio, dall’Atlantico al Baltico e ai Carpazi, popolata da quasi mezzo miliardo di persone. Un’ Europa che dovrà sempre più farsi carico delle necessità dei suoi cittadini, che vede l’ingresso di nazioni quali Cipro e Malta, che è, dunque, pronta ad ascoltare anche realtà come la nostra. L’Elba ha oggi una grande opportunità: vedere difesi i propri diritti e rappresentate le proprie esigenze direttamente al Parlamento Europeo e si è pensato a me come portavoce del mio paese. Non nascondo di dirlo con una punta d’orgoglio dato che è la prima volta nella storia del Parlamento Europeo che viene candidata una donna elbana socialista. Sono in lista con i “Socialisti uniti per l’Europa”, proiezione europea del nuovo PSI e concorrerò nella circoscrizione dell’Italia centrale. E’ una sfida difficile: si fonda su valori ispirati ad un progressismo liberale, si rispecchia nei principi dell’uguaglianza e della solidarietà, crede nel ripudio della guerra, nel rispetto del diritto internazionale, fa quadrato attorno alla promozione dei diritti dell’uomo e valorizza il ruolo della donna. Obiettivi che hanno contraddistinto negli anni l’impegno politico del Partito Socialista nella crescita del Paese: dalla battaglia per il voto alle donne, agli anni della costituente, dalla prima storica esperienza del centro - sinistra al referendum per il divorzio. L’ Elba non può lasciarsi sfuggire questa opportunità. Non deve perdere il contatto con l’Europa. Deve poter migliorare le proprie infrastrutture, divenire parte integrante di una rete europea di trasporti, aspirare ad una continuità territoriale mediante il potenziamento dell’aeroporto e la previsione, anche nel periodo invernale, di voli a tariffe agevolate, rese possibili da finanziamenti statali assegnati alle compagnie aeree, su controllo del Parlamento europeo, come già accade in altre isole minori quali Lampedusa e Pantelleria. Deve poter ambire a ritagliarsi propri spazi nel turismo internazionale ora che i nostri naturali concorrenti aumentano in numero ed in competitività. Deve ancora poter contare, in futuro, su quei fondi comunitari che hanno permesso, sino ad oggi, numerose ed importanti iniziative, proprio ora che quelle risorse rischiano di venir dirottate verso altre destinazioni. Con entusiasmo credo nel bisogno di valorizzare il nostro patrimonio ambientale e culturale affinché non vada perso ciò che ad oggi è il pilastro della nostra economia ed è considerato dall’UNESCO “patrimonio dell’umanità”. Ho, inoltre, un sogno: istituire all’Elba, centro del Mediterraneo, una moderna facoltà universitaria di biologia marina. Chi mi conosce personalmente sa che questa sarà per me un’esperienza nuova. Dopo essermi laureata in giurisprudenza all’Università di Pisa ed aver conseguito l’idoneità all’esercizio della professione di Avvocato, ho deciso di vivere all’Elba e l’amore per la mia terra, ma soprattutto i valori in cui credo, mi spingono verso questa nuova avventura. Chiedo la Vostra fiducia per far sì che anche l’Elba abbia un proprio rappresentante a Strasburgo e ringrazio fin d’ora coloro che crederanno in me ed anche coloro che avranno solamente dedicato la loro attenzione a queste mie righe. Un abbraccio.
Paola Del Bruno