Egregio Direttore, Va bene che in questo periodo di liste del Palermo a Campo (maglia rosa-nero) e del Cagliari a Capoliveri (la vecchia casacca rossostinto-blu con lacciuoli neri) tutto può essere e tutto può succedere (e tutto è successo), ma non sapevo che a Rio Marina ci fosse stata la fusione tra il Partito di Fassino e quello di Buttiglione. Eppure su Elbareport di oggi si scrive: "Rio Marina incontro dell'UDC con Bosi - In vista delle imminenti elezioni del 12-13 giugno, che interesseranno il Parlamento Europeo l’Amministrazione Provinciale, e diversi Comuni elbani, a Rio Marina si terrà un incontro fra gli iscritti e i simpatizzanti del partito della Quercia gli interessati. L'incontro si terrà venerdì 21 maggio alle 17.30, presso il Centro Polivalente "G. Pietri". Parteciperà il Senatore Francesco Bosi". Mi risulta che l'UDC non abbia ancora una quercia nel simbolo ma una serie di nostalgici stemmi democristiani sovrapposti e stratificati in varie guise velistiche e scudocrociate. Forse, caro Direttore, sei stato indotto in errore dal rapporto di amore-odio tra il Senatore Bosi e le querce in quanto lecci (Quercus ilex), un rapporto sado-maso che, è vero, ricorda un po' alcune liste promosse dai DS nei comuni elbani e che stanno producendo strani Organismi Geneticamente Modificati. Gracili mostriciattoli politici che rischiano una brutta fine e che affidano il loro successo ad improbabili, inquinanti e spericolati innesti politico/botanico/faunistici con fiamme e biscioni. Ritornando al neo-querciaolo Bosi bisognerebbe ricordare che fine hanno fatto le querce dei giardini di Rio Marina: sono state impietosamente motosegate per ordine del mascelluto Senatore, una fine (come canterebbe Fabrizio De Andrè) comunque e sempre più gloriosa che quella di essere disseccate da un maldestro esperimento mal riuscito di qualche piccolo chimico in forza ai DS elbani. Tiro Fisso Facciamo ammenda Nessuna stanchezza può giustificare una topica come quella che abbiamo preso, nessuno stress può essere invocato a scusante di un siffatto copia e incolla a bischero discinto. Rifiutiamo però sdegnosamente la tesi del lapsus calami (no Assessore i totani non c'entrano) che sarebbe stato generato, come malevolmente insinua il tirofisso, da una supposta nostra valutazione di non coerenza di alcuni degli schieramenti in lizza nell'Isoletta Verde e Blu per le amministrative di Giugno. Come al solito all'Elba tutto è lineare e comprensibile! Lo riprova il fatto che l'altro giorno ad una domanda di un conoscente da tempo assente dall'Isola: "Mi spieghi un po' per grandi linee, te che ci sei dentro, come va la politica all'Isola?", siamo riusciti rispondere agevolmente, chiarendo quasi tutti i dubbi del nostro, in appena un paio d'ore.
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