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Lasciano le Sughere anche gli altri quattro indagati nei fatti marinesi della piazza

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 19 maggio 2004

E' durata 18 giorni la permanenza nel carcere livornese delle Sughere degli altri quattro tra i sette arrestati dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Portoferraio, nell'ambito dell'inchiesta sui lavori di rifacimento e restauro della Piazza di Santa Chiara a Marciana Marina. Hanno infatti lasciato nella giornata di martedì 18 maggio il carcere labronico l'architetto Leonello Balestrini, progettista dei lavori, il suo aiuto il geometra Boris Gasparri, l'ex tecnico comunale di Marciana Marina Luca Tantini e Giovanni Pezzotta, che pareva essere uno dei personaggi chiave intorno al quale era ruotata la vicenda marinese. Ma diverse sono le posizioni degli indagati: Boris Gasparri, così come era accaduto per i piccoli imprenditori marinesi Salvatore Morello e Camillo Caldarera, è tornato in libertà, a Balestrini, Tantini e Pezzotta è stato semplicemente concesso di restare agli arresti presso i rispettivi domicili, misura già applicata al campese Fiorenzo Batignani, l'altro imprenditore coinvolto nelle indagini condotte dal Pm Roberto Pennisi. Il tribunale del Riesame si è così pronunciato, anche più velocemente di quanto previsto, in merito alle istanze di scarcerazione presentate nei giorni scorsi dai legali dei quattro indagati. Resta da capire quali direzioni e sviluppi prenderanno adesso le indagini dell'imprescrutabile Pubblico Ministero della Procura livornese Roberto Pennisi che si era impegnato nei mesi scorsi anche sul fronte della vasta indagine riguardante il complesso degli strumenti urbanistici del comune di Portoferraio, approvati durante la gestione Ageno. Un'indagine che non è ancora dato di sapere se archiviata o se tuttora in via di compimento.


pennisi pm roberto

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