Parlare del “cavatore” nella Capoliveri odierna sembrerebbe quasi un controsenso. I volti scavati, segnati dalla fatica, questi uomini iniziavano la loro giornata prima dell’alba quando, con un tizzo in mano, si recavano in miniera. I più fortunati con l’asino, la maggioranza a piedi, percorrevano gli otto chilometri che separano Capoliveri dalle miniere di Calamita, lungo un sentiero impervio e circondato di burroni. Molti di loro,quelli che lavoravano nelle gallerie, non avrebbero visto quel giorno la luce del sole, “...figli del sole all’ombra incatenati…”, altri, quelli che lavoravano a cielo aperto, avrebbero sopportato tutto il giorno il suo calore. Spesso accadeva che qualcuno di loro non facesse ritorno. La celebrazione di questa figura, iniziata nel 1996 dall’Associazione Culturale “G.Verdi” di Capoliveri, è il nostro modo per consentire agli anziani di ricordare ed ai giovani di non dimenticare. Ecco nel dettaglio il programma della manifestazione che si svolgerà domenica 23 maggio: Capoliveri si sveglia all’alba per celebrare la fatica, il sudore dei paesani che hanno scavato, trasportato e traghettato il ferro. Ore 07,00 - Un gruppo di uomini, percorrendo le vie del centro storico, intonerà la “Romanza del Cavatore”. I personaggi vestiti come una volta, con un tizzo in mano e il convio dentro il paniere, faranno rivivere a tutti momenti di intensa emozione Ore 07,30 - Convio del Cavatore , la colazione dei lavoratori minerari - Ore 11,00 - Piazza Matteotti- Santa Messa solenne in suffragio dei caduti sul lavoro - Ore 12,30 - Esibizione Musicale della Banda “G.Verdi"- Ore 15,30 - Discesa alla miniera del “Ginevro” per deposizione di fiori in memoria delle fatiche dei minatori.
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