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Mauro Antonini nuovo Presidente degli Albergatori Elbani

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 24 ottobre 2002

“La stagione turistica del 2002, è stata da dimenticare.” Così ha esordito nell’ assemblea annuale dell’ Associazione Albergatori dell’Isola d’Elba il presidente uscente, Giancarlo Pacini. Un’assemblea importante non solo perché al termine della quale è stato eletto un nuovo direttivo della associazione che sarà guidato da Massimo De Ferrari, ma anche perché con essa debbono essere ripensati in modo sostanziale i termini dello sviluppo economico elbano. Pacini, nella lettura della relazione di congedo dal suo mandato, ha energicamente ribadito il problema della “disaffezione dell’ospite verso L’Elba, effetto di un continuo, strisciante indebolimento del grado di soddisfazione”. Le cause di questo malcontento sono soprattutto da ricercare nella mancanza di organizzazione del territorio affinché questo risulti agli occhi del visitatore sufficientemente pulito, attrezzato, ospitale. Condannate quelle strutture che offrono servizi scadenti, appartamenti privati che non godono di nessun controllo e che espongono il turista ad uno sfruttamento fatto di espedienti e improvvisazioni. Per non dare l’impressione di una “corporazione” Pacini ha anche sottolineato l’importanza della nascita di nuove strutture alberghiere, ma non in aggiunta al numero complessivo dei posti letto, quanto in relazione a strutture organizzate capaci di far emergere il sommerso (ben 77.000 posti letto in confronto ai 14.000 offerti dagli albergatori), e in grado di incrementare posti di lavoro. Condannata soprattutto la politica tariffaria della Moby Lines, che oltre a risultare poco trasparente, ha il pericoloso primato di essere tra le più care d’Europa, probabilmente la più cara in assoluto. La via proposta non è quella di una temuta “riminizzazione” del turismo, non solo perché sentita come squalificante, più semplicemente perché l’Elba non è Rimini, e si disattenderebbero le potenzialità di un territorio che nulla ha in comune con l’Adriatico. Al contrario la carta vincente su cui puntare è proprio quella di un ambiente naturale peculiare e protetto, di un’insularità la cui storia non è eguale a quella di nessun altra isola. Non un modello di importazione o di esportazione quindi, ma modelli unici che calzino su misura soltanto all’Elba, e alle altre isole dell’Arcipelago. Pacini lamenta una costante mancanza di collaborazione da parte degli enti preposti. Le cause della crisi pur non essendo complessivamente interne (dobbiamo mettere in conto la congiuntura internazionale e la crisi dei paesi germanici) sono però da combattersi essenzialmente attraverso gli organi locali di governo, concertati in modo da poter apportare ognuno il miglior contributo possibile alla causa comune. “Occorre – conclude - un organo collegiale ed amministrativo che coinvolga tutte le amministrazioni locali ed anche le rappresentanze economiche che, al pari delle associazioni ambientaliste, devono sedere al tavolo della discussione a pieno titolo.” Al termine della relazione del Presidente uscente, si sono avvicendati al microfono l’Assessore Provinciale al turismo, dott. Giusi Mazza, che ha sottolineato l’assoluta necessità e urgenza di un impegno forte sul fronte della comunicazione e della promozione, che scommetta soprattutto sulla qualità; il Presidente della Comunità Montana Mauro Febbo che ha espresso propositi di una maggiore attenzione alle problematiche dell’accoglienza da parte dell’ente che guida; il Consigliere Regionale Provenzali che ha puntato il dito sulla carenza delle strutture aeroportuali e portuali, e sulla mancanza di un coordinamento delle politiche urbanistiche comunali; Il capogruppo dei D.S. elbani, Alessandro Mazzei, ha auspicato un superamento delle divisioni, e sollecitato la realizzazione sia di un centro congressi che possa dare impulso ad un turismo diversificato, sia di uno sportello unico delle imprese, previsto dalla legge e mai attuato. Carlo Gasparri di “Arcipelago libero” ha segnalato la pericolosità del 70% delle spiagge elbane, e il totale stato di abbandono dei sentieri montani. Il presidente dell’APT, Umberto Gentini, si è soffermato sulla valorizzazione di “un’etica collettiva” che possa diffondere un’immagine diversa da quella “dell’immaginario mediatico di un’isola preda di profittatori”. Ultimo intervento, quello del Direttore dell’Hotel Airone, Bruno Paternò, che ha espresso la necessità di una “fidelizzazione” dell’ospite da conquistare mediante una rigorosa chiarezza e onestà intellettuale. Riferendosi ai suoi recenti trascorsi processuali contro la Moby Lines, ha anche bacchettato alcuni operatori dell’informazione per aver diffuso notizie distorte e incomplete, in quanto la Moby è stata riconosciuta colpevole, almeno in parte, di pubblicità ingannevole, aspetto trascurato da alcune autorevoli testate locali. Paternò ha concluso con uno slogan che riassume quanto le inadempienze dei singoli ricadano sull’immagine collettiva del turismo e dell’isola: “Chi gestisce male un albergo, un ristorante, un distributore di benzina, danneggia anche te: digli di smettere.” Nel pomeriggio l’Assemblea ha continuato i suoi lavori al termine dei quali è stato eletto a capo dell’associazione Mauro Antonini.


albergatori assemblea Antonini

albergatori assemblea Antonini

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