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Egregio direttore, non condividiamo l'a sciambere serioso sulla casa

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 12 maggio 2004

egr. Direttore (o meglio egr. collega - Ass. alle pubbliche relazioni), Ci diamo del tu, tra colleghi si fa così! Facendo parte della stessa Giunta di "Nonno" Prianti, è "auspicabile" che si lavori in armonia ma notiamo che sul problema Casa hai fatto oggi uno “sciambere serioso” che rispettiamo profondamente ma che in parte non condividiamo. Anche nelle migliori Giunte può capitare........ Purtroppo il dramma CASA a Portoferraio (giustamente lo sciambere è serioso e non scherzoso) è ancora aperto e, come assessori all’Urbanistica, abbiamo il “dovere morale” di trovare soluzioni immediate! Noi siamo consapevoli che ogni giorno che passa è un giorno perso ed il problema si acuisce. Che fare? Da un lato lo sappiamo tutti che le case ci sono ma non si affittano ai residenti (in base ad una legge non scritta, perché non rendono come gli affitti estivi). Se c’è qualcuno che - bontà sua - lo fa, ti chiede una pigione che chiamarlo indegno è estremamente rispettoso! Non possiamo “costringere con la forza” chi ha due o più case a darle in affitto o a venderle ai residenti a prezzi ragionevoli (sarebbbe in teoria la cosa più giusta ma di fatto impraticabile in un regime democratico). Non parliamo poi di chi - di sua spontanea volontà - mette in vendita la casa: credono di vendere la villa di Napoleone!!! Dall’altro lato, siamo profondamente convinti e rispettosi che il territorio debba essere salvaguardato perché è la nostra ricchezza. Ma questo di per se non può essere una scusante per "non fare niente", come avviene da decenni! Uno sviluppo regolato, nel bene e nel male, è sempre preferibile a quello abusivo ed esasperato. Negli altri comuni elbani hanno costruito e stanno costruendo e nessuno si scandalizza dicendo che si bruce il territorio. A Portoferraio dove ci sono le maggiori esigenze abitative residenziali dell’isola (noi siamo solo alcune gocce in questo mare), stiamo ancora – come direbbero dalle nostre vecchie parti – che’ pacche int’ all’acqua! Magari il problema di Portoferraio fosse l’urbanistica su domanda: lo avremmo già risolto. Il problema è l’inverso: coloro che ne hanno il diritto (ci riferiamo soprattutto a coloro che non hanno nemmeno un terreno) non vi possono "ancora" accedere! Senza essere portatori d’acqua per nessuno, se dovessimo essere eletti, sarebbe “saggio” portare a termine il lavoro compiuto dalla giunta precedente: può anche non piacerci ma sulla CASA non occorre fare ciò che ci piace ma ciò che chiede la cittadinanza: risposte immediate senza perdere tempo! Se dovessimo buttare indiscriminatamente tutte alle ortiche senza "salvare il salvabile", i nostri concittadini non capirebbero e ci darebbero giustamente del “falso profeta”, tipico di coloro che predicano bene e razzolano male! Con immutata stima Gli assessori all’Urbanistica della Giunta del “Nonno”


albereto case popolari

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