E' stato un direttivo con diversi mal dipancia quello dei DS di Portoferraio (assenti deliberatamente i quattro membri che aderiscono al Correntone della sinistra), che si è tenuto nella serata di mercoledì e che è terminato con una accettazione non entusiastica della proposta "continentale" avanzata dal Presidente in pectore della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà e sollecitata dai segretari della federazione diessina piombinese Rocco Garufo e dal Segretario del regionale della quercia Filippeschi, avente per fine la confluenza dell'ala scelziana dei DS nella lista di PORTOFERRAIO DOMANI che sarà guidata da Roberto Peria. I termini del complicato accordo prevederebbero per Scelza la successione a Nunzio Marotti in veste di Presidente del Consiglio Provinciale (con l'elezione in consiglio assicurata in un collegio livornese) e la sua "semplice" presenza in lista a Portoferraio. I DS rinuncerebbero quindi alle bellicose velleità di una lista da loro soli (e non tutti) sostenuta, per entrare nella compagine che avevano definito estremista e velleitaria non più tardi di una settimana fa. Ma l'operazione non può dirsi compiuta perchè i DS locali avrebbero per loro conto aggiunto la richiesta di alcune garanzie (pare adeguati numeri di candidati e di assessori, la carica di vicesindaco (Zini?) e la non presenza nella giunta di diessini della sponda avversa, quella del Correntone). E sono proprio queste "garanzie" a rendere problematico il compimento dell'accordo, perchè spanderebbero un odore di vecchiume su un processo che è stato fino ad oggi innovativo, perchè oltre l'indigeribilità di Scelza in lista che permane per parecchi di coloro che stanno al tavolo, la concessione delle garanzie, inficierebbe il metodo di lavoro fino ad oggi applicato da PORTOFERRAIO DOMANI dove programmi, lista, contenuti politici della comunicazione ed altro sono stati decisi in commissioni paritetiche che tra l'altro, dall'autoisolamento della destra diessina ad oggi, hanno lavorato speditamente in perfetta armonia. La controproposta di PORTOFERRAIO DOMANI è maturata nel corso di lunghissima assemblea plenaria della coalizione terminata nel cuore della notte tra giovedì e venerdì 7 Maggio. L'articolata discussione che era stata preceduta da riunioni de l'Isola e la Città e Rifondazione ha prodotto una posizione di apertura sia alle eventuali proposte di "aggiustamento" del programma che di candidature. Quello comunque che è rimasto fermo e dichiarato non contrattabile è il metodo di lavoro della coalizione ai DS sarebbe quindi offerto (in un incontro fissato per il pomeriggio di venerdì) di aggiungersi con un rappresentante a tutte le commissioni e formulare una rosa aggiuntiva di nominativi per le candidature su cui (come e accaduto per tutti i soggetti proposti da tutte le altre forze presenti al tavolo) la commissione elettorale di PORTOFERRAIO DOMANI esprimerà le sue valutazioni e le indicazioni al Candidato Sindaco che a sua volta porterà proposte di lista e giunta in assemblea prima della presentazione in calendario per domenica prossima. E più o meno questa Una via del recupero dell'unità del centrosinistra (a cui Peria ha dichiarato di tenere molto) piuttosto angusta, ma che ci pare una delle pochissime vie percorribili, perchè la situazione è tale (ripetiamo quanto scritto poche ore fa) che Peria non può concedersi il lusso di perdere un solo partito o movimento (e neanche una sola persona) tra quelli che gli hanno fatto lealmente "muro" intorno contro gli attacchi, massimamente portatigli da un candidato DS ed una dirigenza diessina, ora forzata ad un ripensamento e ad una marcia indietro. Scelza intanto dà il suo "contributo" alla pacificazione non cessando di esternare, e in una intervista rilasciata al Tirreno che sarà in edicola venerdì, continua ad apparire poco conciliante con la coalizione che dovrebbe accoglierlo; ancora dichiarazioni dal tono supponente, ancora malcelato disprezzo per i partner ".. se ne ricordano cosa hanno firmato questi signorini?" ancora una gaffe finale con la giustificazione delle precedenti gaffe sostanziata da una spontaneità derivante dal non essere politico e quindi privo della doppiezza dei politici. Non male per uno che viene candidato a presiedere il Consiglio Provinciale, ma anche sul fronte livornese la candidatura non ci pare accolta con la banda intanto c'è il sarcasmo del Segretario Provinciale di Rifondazione Trotta: "Mi pare che i Presidenti del Consiglio Provinciale li eleggano i consiglieri ..." ma segnali DI UN CERTO SCONTENTO iniziano ad arrivare anche da qualche ambiente diessino dai collegi in predicato di ricevere il "pacco regalo" del candidato elbano.
pf panorama fortezze agave